Sono cresciuta in un mondo nel quale per ottenere una cosa dovevo prendere a spallate tutto e tutti o sdraiarmi e strisciare in silenzio dove gli altri non mi vedevano, prendere la cosa che volevo e scappare via velocemente prima che qualcuno si accorgesse che ero lì.
Sono cresciuta in un posto nel quale chi faceva un errore era segnato e difficilmente aveva una seconda possibilità perchè io non avevo tempo da perdere nel curarmi di persone imperfette e perchè non potevo nè volevo mettere al rischio le poche cose belle guadagnate.
Sono stata un'adolescente incazzosa ma solare, sono diventata un'adulta gelida e pur sempre solare.
Una contraddizione in termini, direi.
E in tutto ciò, da quando ero piccola ad oggi una cosa di sicuro è rimasta identica.
Mi sono rivoltata come un calzino, ho messo in piazza ogni mio limite, ho giocato con i miei lividi, ho messo il dito su ogni singola piaga del mio cuore.
Eppure oggi ho capito una cosa di me con la quale non avevo mai fatto contatto.
Non distinguo il bisogno dal volere.
Mi è stato detto milioni di volte: "tu pretendi tutto" oppure "non sei capace di esprimere i tuoi bisogni".
Ma io non avevo capito, non ero arrivata a centrare il punto.
Nella mia testa non c'è distinzione tra una cosa di cui ho bisogno e una che voglio.
E' come se avessi un bug nel sistema.
Da oggi imparo.
Da oggi analizzo la differenza tra volontà e bisogno.
mercoledì 17 febbraio 2010
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2 commenti:
Bello, bellissimo quando si apre una vena..
Buon lavoro! : )
Muxu, D.
Azz...
Una vita alla Metal Gear Solid...
Un abbraccio
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