venerdì 28 ottobre 2011

fidanzati transazionali

Parlando con F, del quale, appena trovo il mood giusto vi racconterò, è venuta fuori l'interessante figura del fidanzato transazionale che pare essere una sottocategoria del, molto in voga, fidanzato da compagnia.
Per fidanzato da compagnia indichiamo colui che, in un momento di singletudine casuale, si occupa di tenere caldo il posto nell'altra metà del letto della tua vita e, nel caso fosse un uomo di un certo livello affettivo, di prepararti la colazione.
Il fidanzato transazionale, in tutte le sue declinazioni è colui che si impegna a scaldare l'altra metà del letto come il suo cugino da compagnia, accompagnandoti, manco fosse Caronte, da un rapporto infernale appena concluso, a un rapporto infernale che si concluderà.

Certo, tra fidanzato transazionale, da compagnia e trombamico affettuoso, nei comportamenti la differenza è sottile.
Non essendo un'esperta in questo ambito, chiedo ai miei lettori (uomini e donne, anche se i primi di solito preferiscono farsi accompagnare nei periodi di singletudine da una deliziosa botta e via varia e ripetuta) di raccontarmi la loro esperienza in fatto di fidanzati transazionali e da compagnia.
Della mia passione per la trombamicizia affettuosa, quelle che, se vissuta in maniera sana e sincera, può venire con te anche quando la singletudine finisce, qui si è parlato tanto.

Ma con gli anni anche io, l'algida regina dei ghiacci, provo ad aprirmi alle prospettive più varie.

Mentre cerco un fidanzato da passeggio.

giovedì 27 ottobre 2011

carta da zucchero



Apri il primo cassetto del mobile sotto il letto sul tetto, in cerca proprio di quelle calze lì, quelle color carta da zucchero, che ti mettono di buon umore e ti fanno sembrare una bambina(o quasi, che ormai non è più tempo), trovi le mutande rosse, con il pizzo nero di lato, i calzini della palestra, quelli vecchi e un poco lisi, il reggicalze con i fiocchetti blu, e quelle parigine belle mai messe, quelle con i fiori piccoli viola.
E poi ci trovi un sacco di cose che non sapevi, non ti aspettavi, non ricordavi, o credevi non potessero più starti bene.
Eh beh. così è la mia vita, un cassetto incasinato di persone ed emozioni, persone, facce e odori. Un cassetto nel quale un giorno, trovi le parigine nuove e te le metti, e decidi che ci andrai in giro tutto il giorno.
Ricordandoti che ci sono sempre le calze color carta da zucchero, che da sempre riescono a metterti di buon umore.

venerdì 14 ottobre 2011

10

oggi è un giorno speciale.
oggi si festeggiano dieci anni di alti e bassi, di studio, lavoro, crisi, fidanzati, trombamici e ferite, di troppo cibo e troppo poco, di corna da limare e altre che sarebbe stato il caso di mettere, di gente che fa l'amore nella stanza accanto, mentre leggi un libro, e di te che fai l'amore mentre nell'altra stanza la tv è accesa.
oggi si festeggiano 10 anni di vittorie e conquiste, di lingue sconosciute e labbra che ti appartengono. Oggi si festeggiano 10 anni di smalto alle unghie e rossetto rosso fuoco di Dior, di tacco 12 e influenza mal curata, di petto di pollo e insalata col mais, di the caldi e gelati notturni.
Oggi si festeggiano 10 anni della mia nuova e folle vita. Quella che cambia sempre ma lascia a me sempre gli stessi difetti.
Oggi si festeggia un rimorchio pulito, in metro, di una nanerottola sarda col sorriso bellissimo.
Si festeggia che da 10 anni, con gli stessi alti, con le stesse crisi e con gli stessi amori, siamo ancora qui.
Auguri a me. Auguri a te. Auguri alle nostre vite.
Ci rivediamo tra 10 anni. Qui.

venerdì 7 ottobre 2011

appiccicata

E poi un giorno, mentre dovresti fare tutt'altro, ti trovi appiccicata.
come la benedetta manina delle patatine tanto criticata.
attaccata a chiunque. che ti ami o meno. che tu ami o meno.
perchè alla fine, vaffanculo, sei una donna come le altre, non tanto diversa da quelle che si circondano di fidanzatini da passeggio nei tempi morti tra una storia seria e l'altra.
sei una donna come le altre, che aspetta di ricevere carezze d'ego quando l'ego è messo più duramente alla prova.
Per questo vive nella battaglia perenne.
Tra quello che è, quello che vuole, quello che vede chi la guarda distrattamente, quello che lascia vedere a chi osserva con attenzione.
Oggi è così. Oggi è giornata di carezze ovunque e graffi nascosti dai capelli quasi lunghi.
Domani sarà diverso. Saranno tacchi alti e molta strafottenza.
Domani.

mercoledì 5 ottobre 2011

rinascere

tre settimane fa la mia vita è stata rivoltata come un calzino.
un dolore forte, il mondo che mi crolla addosso, la gente che non si rende conto di cosa dice.

Il mondo è stato per giorni spento, per me, l'udito infilato in un barattolo, le parole intorno a me confuse.
Solo fretta di tutti, fretta di fare e sapere, dire e capire, qualcosa sulla quale non c'era niente da fare, sapere, niente da dire, ancor meno da capire.

L'altro giorno ho sorriso, mentre qualcuno mi gratticchiava la nuca.
L'altro giorno ho sorriso e per la prima volta in tre settimane non mi sono sentita in colpa per la "normalità" ritrovata.

Alla fine pare che show must go on. E che la vita non si fermi.
Dalle macerie dicono che si riesca a ricostruire, e che spesso vengano su cose più belle, migliori.

Quindi stavolta ci provo a essere coraggiosa. A ripartire da quello che è mio.
Da questo blog ad esempio.

Bentornata Bea.