domenica 21 febbraio 2010

Meglio di no.

Chi mi aiuta a trovare l'ispirazione?
Scrivo così tanto per lavoro da non riuscire più a far venire fuori un'emozione alla tastiera di questo pc.
Eppure...
Eppure di emozioni ce ne sono tremila e io avrei voglia di snocciolarle una per una per guardarle bene e accarezzarle un po'.
Eppure ho l'occasione di mostrare a qualcuno che in questo cuore e in queste dita qualcosa c'è qualcosa che valga la pena di leggere.
Eppure le parole non sono mai state un gioco tanto divertente per me, e anche tanto faticoso.

Eppure...

Sono ancora qui senza sapere che dire.
Che faccio resto in silenzio?
Meglio di no.

mercoledì 17 febbraio 2010

volere è potere

Sono cresciuta in un mondo nel quale per ottenere una cosa dovevo prendere a spallate tutto e tutti o sdraiarmi e strisciare in silenzio dove gli altri non mi vedevano, prendere la cosa che volevo e scappare via velocemente prima che qualcuno si accorgesse che ero lì.
Sono cresciuta in un posto nel quale chi faceva un errore era segnato e difficilmente aveva una seconda possibilità perchè io non avevo tempo da perdere nel curarmi di persone imperfette e perchè non potevo nè volevo mettere al rischio le poche cose belle guadagnate.
Sono stata un'adolescente incazzosa ma solare, sono diventata un'adulta gelida e pur sempre solare.
Una contraddizione in termini, direi.
E in tutto ciò, da quando ero piccola ad oggi una cosa di sicuro è rimasta identica.
Mi sono rivoltata come un calzino, ho messo in piazza ogni mio limite, ho giocato con i miei lividi, ho messo il dito su ogni singola piaga del mio cuore.
Eppure oggi ho capito una cosa di me con la quale non avevo mai fatto contatto.
Non distinguo il bisogno dal volere.
Mi è stato detto milioni di volte: "tu pretendi tutto" oppure "non sei capace di esprimere i tuoi bisogni".
Ma io non avevo capito, non ero arrivata a centrare il punto.
Nella mia testa non c'è distinzione tra una cosa di cui ho bisogno e una che voglio.
E' come se avessi un bug nel sistema.

Da oggi imparo.
Da oggi analizzo la differenza tra volontà e bisogno.

giovedì 11 febbraio 2010

Ricordare



Oggi la stanchezza mi annebbia il cervello.
Ieri mattina avevo qualche linea di febbre e ho dormito tre ore più del previsto, la scorsa notte sono rimasta sveglia fino alle quattro e ho dormito soltanto tre ore, quattro meno del dovuto.
Cose da ricordare: stare sveglia a cazzeggiare su internet fino alle quattro del mattino non è conciliabile con il mio stile di vita attuale.

Da quando uso il netbook ogni giorno i miei occhi perdono colpi, faccio fatica a mettere a fuoco e li sento rossi e pesanti.
Cose da ricordare: Impara, qualche volta, a guardare lontano. Fissare lo sguardo su ciò che è vicino ti fa perdere la prospettiva reale delle cose.

Mi dicono che sono irritabile. Ed è vero. Stanca e irritabile. Perchè le pressioni esterne si uniscono a quelle personali. Perchè il mondo lì fuori tende a fregarsene delle situazioni complicate che sto cercando di gestire.
Cose da ricordare: Abbi il coraggio di eliminare coloro che ti danno noia. Tieni solo quelli che ti fanno bene.

La pancia mi fa male ormai da due mesi. Sarebbe ora di andare dal dottore. A dirgli che sono nervosa, vivo male, mangio male, somatizzo tutto con una gastrite feroce.
Pillole per curare i disagi dell'anima.
Cose da ricordare: Wakarasaseya.

martedì 2 febbraio 2010

sogni e allarmi


In una notte qualunque...


Coso... Coso... Svegliati.
Eh, che c'è?
Stai russando!
E allora?
Ehm. Ehm, non riesco a dormire.
Ah.



Che se non lo conoscessi abbastanza lo ucciderei.
Ma poi alla fine invece di buttarlo giù dal letto e rimandarlo a casa sua, scoppio a ridere appena mi volto e mi accorgo che ha ricominciato a russare.


Coso... Coso...
Eh.
Senti devi risolvere questo problema perchè io così non ce la faccio.
(occhi spalancati, interesse vivo)
Se russi così io non dormo per niente.
Ok mi volto.
Si e sistema anche i cuscini.

Quando hai a che fare con un maniaco del controllo l'unica cosa che puoi fare quando hai bisogno di esser certa di avere l'attenzione è creare un allarme.
Io lo faccio in maniera innocua.
Ognuno conosce i suoi polli!