venerdì 31 luglio 2009

Dell'amore e d'altre minchiate



Nel ringraziare chi mi ha spedito questa immagine perfettamente in tema con gli ultimi tempi vorrei rassicurare tutti voi, cari miei lettori, che la vostra cretina in trasferta non ha smesso di esser tale nonostante sia diventata un poco più romantica.

Quindi ecco le cinque cose che non ve ne fregava un fico secco di sapere.

1- In terra nipponica non ho ancora trovato alcun soggetto meritevole delle mie attenzioni sessuali, indi sono in astinenza da molto più tempo di quanto avrei mai creduto possibile. Detto questo ho scoperto fin dal primo giorno a Tokyo che vanno di moda i vibratori di hello kitty che hanno la testa come parte vibrante.

2- Le giapponesi non si fanno la ceretta, e il mio depilatore elettrico qui va a rallentatore, diventando una specie di piccolo strumento di tortura. Quindi, Fabiana, se mi leggi, prendiamo un appuntamento per il 23 settembre alle 8 del mattino per una cera completa.

3- Le bellissime donne giapponesi sono dotate di alcuni tra i piedi più brutti del mondo.

4- Sto scrivendo cose che mamma non approverebbe nemmeno un poco, quindi ora che hai imparato a usare internet, mamma, se leggi questo messaggio diseredami adesso o taci per sempre.

5- Sono a Tokyo da un mese e non ho comprato niente! I vestiti sono bruttissimi, tranne i marchi occidentali che sono più economici in Italia, vorrei scoprire cosa legge la gente ma girano tutti con le copertine incartate per una forma di privacy che non capisco, le scarpe mi stanno prevalentemente piccole chè qui taglia 40 trovo solo le scarpe tacco 16 e plateau.


Siete contenti adesso?

lunedì 27 luglio 2009

il castello


E' notte piena e, complice l'assoluta insonnia di questa notte, i pensieri scorrono veloci.
Sono molto stanca, dormo troppo poco e male, divisa tra la voglia di comunicare con chi mi aspetta in Italia e la sveglia alle 7.
7 ore di differenza che rendono difficile anche capirsi, come se condizionassero i pensieri.
E sono avanti nel tempo e indietro col cuore.
E stanotte lascio che la malinconia prenda piede mentre riempio di segni tante pagine bianche, e penso al castello nel quale tengo chiusi i desideri, in torri alte e segrete oscure, e penso a quando io mi creda semplice mentre invece sono un macigno nella vita della gente.
E l'anima si riempie di vecchie nuove parole, che le labbra non possono ancora pronunciare.
Stanotte è quasi finita.
Lascio la malinconia in questa stanza e ricomincio a imparare i passi di questa danza.

sabato 25 luglio 2009

Legno e cemento.


Migliaia di palazzi giganteschi e sempre illuminati, negozi e locali che aprono ai piani alti o sottoterra, perchè sulla strada non c'è più spazio.
Puoi camminare per 15 minuti interi ed essere sempre alla stessa stazione metro.
O puoi mangiare in un minuscolo ristorante tutto in legno nel quale per il corrispondente di 10 euro una signora anziana che vuole esser chiamata Obaasan (nonnetta) ti prepara un curry meraviglioso e profumato che non lo dimentichi più e ti intrattiene tutta la serata parlandoti della sua vita.
Legno e cemento, questa città.
Cemento come la gente che se ne frega di te per strada.
Legno caldo e profumato come una giovane professoressa che mentre fa una lezione sugli odori ti offre deliziosi cioccolatini.
Questo è il paese delle contraddizioni, lo pensavo prima, ne ho la certezza adesso.

lunedì 20 luglio 2009

tokyo trash


Ieri ho passato la giornata in un parco che sarebbe potuto essere in qualunque citta del mondo, se non fosse per il ponticello di legno che ti dispiaceva quasi camminarci sopra senza i geta, tanto era bello.
Una festa sudamericana in pieno centro di Tokyo, è cosa strana.
Gente di tutti i colori che ballava La Vida es un Carnaval, e un carnevale ieri lo è stato davvero.
Che scappati dalla festa colombiana siamo andati alla più kitch delle feste in barca. Grossa nave che attraversa il Sumida, regalando panorami inaspettati e bellissimi, con un'animazione da villaggio turistico di quarto livello.
Ho riso alle lacrime vedendo le ballerine in Yukata intente a danzare Volare sulla musica dei Gipsy Kings o WMCA in giapponese.
I Giapponesi e i Gaijin ubriachi intorno a me erano lo spettacolo più trash che pensavo di poter vedere in questa città.

Ah, e per i miei tanti amici otaku devo dare un'informazione, ho visto il Gundam.
E' gigantesco, si vedeva dall'altra riva del fiume ma prometto di andare presto a fotografarlo per voi.

mercoledì 15 luglio 2009

pastello



Mi aspettavo una Tokyo grigia, prima del mio arrivo, e invece la scopro piena di colori stupendi.
Il cielo che quando c'è il sole ha un colore indefinito, che lo so che è lo smog a dare quel colore, ma è bello lo stesso. Le mille insegne colorate, le luci al neon e i gingilli appesi un poco ovunque. E le ragazze vestite di colori chiari che mi fanno notare che vesto sempre di nero. E i loro capelli lucidissimi e sempre stupendi.
E i negozi di frutta che espongono ogni singolo meraviglioso frutto polposo confezionato in una carta colorata come fanno i nostri fiorai. Perchè qui la frutta è un lusso, una deliziosa prelibatezza da regalare.
Mi piace questo posto.

domenica 12 luglio 2009

qui,ora


E' passata una settimana dal mio arrivo in questa folle città.
E mi sembra di essere qui da un sacco di tempo, con la nostalgia per le persone che ho lasciato in Italia e la voglia di godere di tutto quello che quest'esperienza può offrirmi.
A scuola si studia tanto, non c'è dubbio. Non ci sono sconti e io non ho nessuna voglia di averne. Sono qui per imparare e questo implica anche studiare il più possibile.
Ma non mi crediate dedita allo studio e tristemente chiusa in casa. I fine settimana sono prevalentemente di vacanza. Come quello appena finito,vissuto tra sacro e profano, con una visita al Tempio Meiji e due serate passate tra bar e karaoke con gli amici.

Insomma qui tutto va alla grande!

Come vedete a sinistra della pagina c'è il collegamento al flickr aperto proprio per mettere le foto delle mie evventure Tokiesi.

mercoledì 8 luglio 2009

Cornflake


Cornflake è una cosetta piccola piccola che ha dentro un mondo meraviglioso, morbido e pieno di spigoli insieme.
La sua mamma, o sorella maggiore, o creatrice... beh il suo cuore che batte, quello vero, non ha bisogno di presentazioni.
Ma stavolta voglio essere ufficiale.
Da oggi nelle librerie potete trovare Cornflake, il nuovo libro di Micol(ina) Arianna Beltramini.
Io non vi dico niente, solo che ne ho avuta una copia in anteprima e l'ho portata con me da leggere a Tokyo, sdraiata sul mio futon rosso.
E il solo sfogliarla mi profuma tutta la stanza di caramelle panna e fragola, ecco.
C'è felicità!

domenica 5 luglio 2009

Tokyo Monogatari


Tokyo è una città strana e caotica, ma soprattutto imprevedibile.
La mia casa si trova a due passi da una via di piccoli negozi di frutta e verdura, pasticcerie con dolci bellissimi e uno stupendo negozio di fiori.
Ieri un bambino piccolo che andava in bici mi ha guardata come se fossi un extraterrestre e oggi, incontrandomi di nuovo, sempre in sella alla sua bici, ha risposto al mio saluto sgranando gli occhi e poi scoppiando in una meravigliosa risata di cuore.
Un extraterrestre che parla la tua lingua deve essere cosa strana.
La prima foto che vi regalo è quella di un clichè che pensavo fosse una bugia.
E invece è vero. Ieri mattina a Shibuya, accanto alla statua di Hachiko, in mezzo a una folla variopinta e iper tecnologica, due giovani ragazze camminavano in kimono in mezzo a una folla assolutamente impassibile.
Qui è ancora davvero così.