martedì 28 aprile 2009

come together, right now, over me.


Da brava yamatologa credo sia mio compito aggiornarvi sulle meravigliose novità in arrivo dal paese del sol levante.
Girovagando per la rete in cerca di una giustificazione filosofica all'amabile disciplina del Bukkake(ars amandi nella quale un gruppo di baldi giovini dona a una donzella delicata il proprio prodotto masturbatorio idratandone perfettamente il viso) ho trovato il meraviglioso e serissimo sito della FIGB.
Sul sito troviamo chicche di questo genere:
Da sempre attratti dalle filosofie orientali, i Beatles erano anche grandi appassionati di bukkake.
I quattro ragazzi di Liverpool sono stati iniziati a questa pratica mistico-religiosa dalla donna che sarebbe poi diventata la compagna del loro cantante John Lennon, ovvero l'artista giapponese Yoko Ono.
A lei è dedicata la celebre canzone "Come together", il cui ritornello "come together, right now, over me" (ovvero: "venite tutti assieme, proprio adesso, sopra di me") è un'evidente strizzata d'occhio alla pratica del bukkake.


Vi invito tra l'altro a dare un'occhiata al sito e possibilmente a iscrivervi ai campionati di bukkake che si svolgono in tutto il mondo.

Diventa anche tu sostenitore del bukkake come sport olimpico!

lunedì 27 aprile 2009

di ritorno

Reduce da tre giorni bellissimi e faticosi.
Ho dato e ricevuto più morsi e pizzicotti che strette di mano, a dire il vero, ma mi sono divertita tanto.
10 ore di sonno in tre giorni sono troppo poche anche per me, e un cocktail alla banana versato sui vestiti è uno shock, soprattutto se si tratta di un frozen.
Roma, Napoli, Perugia.
Tanti sorrisi nuovi e volti amici.
Sono stata bene, e adesso gestisco l'adrenalina del ritorno.
Il bisogno di ricominciare con una vita normale, di studiare e lavorare con serenità, di dormire le ore giuste e passare il tempo con le persone importanti.
Sono stanca ma contenta.
E ora ho bisogno di dare spiegazioni a una persona importante.
Click.

sabato 25 aprile 2009

informazioni di servizio


Sono giorni di follia pura, e prima o poi ricoomincerò anche a dormire.
Intanto domani Napoli Comicon.
Torno on line lunedì.

mercoledì 22 aprile 2009

thin ice



e cammino sempre su un sottile strato di ghiaccio.
e mi avventuro a ogni passo, con il cuore in gola e la paura di sentirlo scricchiolare sotto ai miei piedi.
e adoro percorrere sentieri inesplorati.
e continuo ad andare avanti perchè non è mai la paura a fermarmi.

anche se l'acqua, sotto quel sottile strato di ghiaccio, è gelida da far male.

lunedì 20 aprile 2009

updates

Sono a Roma, viva e vegeta nonostante tutto.
Sto facendo la revisione di una bella traduzione di cui vi parlerò prossimamente, vivo esperienze nuove, e mi lecco qualche ferita.
Ho alle spalle due notti completamente insonni su quattro, tante ore di conversazione e qualche incazzatura. Durante questa settimana cucinerò per qualche amico, studierò almeno 200 nuovi kanji, condividerò il mio letto e farò il terzo incomodo. Ah cambierò anche due città in due giorni.
Insomma sono sempre la solita casinista incasinata.
Scusate, ma la vita lì fuori mi sta prendendo più del previsto.

giovedì 16 aprile 2009

facce al mare.

Al mare, nella mia spiaggetta preferita ritagliata in mezzo alla città, mi sono trovata immersa nel mondo. Ho guardato i volti arrossati dal sole e rinfrescati dalla brezza d'aprile che rende merevigliose queste giornate.
Una bambina dalle gambe lunghe che indossava un paio di mutandine di quel bianco che la mamma ha lavato con i colorati e ora è quasi azzurro, con un fiocchetto rosa che adesso è lilla.
Due adolescenti che, seduti su uno scoglio nero. si guardano e si capisce che è il loro primo appuntamento, una donna muscolosa con bellissime vene visibili sotto la pelle sottile e pantaloni dalla foggia militare. E, più in là, una giovane coppia che limona duro e che ricorderà di certo questo giorno d'aprile come uno dei più belli, un cane che si chiama Hans e la sua padrona con la t-shirt rossa.
Una ragazza con il culo bellissimo e una con la cellulite e i denti più belli del mondo, un ragazzo depilato che fa addominali sotto al sole, un bambino piccolo che ride e strilla quando l'acqua fredda gli bagna i piedini. Un ragazzino che conduce un calesse trainato da un piccolo pony, lì sulla strada.
E dal pontile si vede una ragazza con il costume rosa shocking e i capelli rossi che legge un libro.
Sono io.
Ciao Catania.
Ci si ritrova in autunno.

martedì 14 aprile 2009

Inseguendo il sole


C’è chi il sole lo aspetta.
Io l’inseguo.
Perché la voglia di quel calore sul viso è troppo forte.
Quindi in questi giorni ho rincorso ogni spicchio di sole, sono volata al mare con Bob Dylan nelle orecchie e sul documento aperto sul pc nuovo.
Ho lavorato con i piedi immersi nell’acqua gelida e il calore in faccia. Ho bevuto un caffè bollente nel bicchiere di carta, con una delle persone più importanti della mia vita. Ho lasciato che le lentiggini scoppiassero sul viso come popcorn e il sale mi rimanesse attaccato alla pelle.
E spero che nei prossimi giorni il sole sia tanto da non doverlo inseguire, tanto da bagnare volto e cuore, tanto da dovermi proteggere.
Perché in fondo è come ogni piacere della vita.
Lo cerchi, lo desideri, lo insegui e poi, quando lo trovi, ti accorgi che brucia un po’, che hai bisogno di coprire le parti delicate per non lasciare che faccia male, per non doverne subire le conseguenze.
Ma questa è filosofia.

venerdì 10 aprile 2009

Catania mi ha accolta con le nuvole. E, diciamolo, la prendo come una cattiveria personale.
Visto il sole degli ultimi giorni romani sono partita con abiti leggeri e un costume pronto da indossare.
Volevo tornare a Roma con il viso pieno di lentigini e il segno del costume sul sedere.
Ma se questa città non mi regala un poco di sole quello rimarrà solo un desiderio.
Non sono di buon umore, il cielo nuvolo mi rende nervosa. Ho voglia di tornare a Roma e di farlo presto.
Sarà che mille cose mi aspettano lì, ogni ora piena di cose da fare e persone da vedere.
Sarà che tra pochi giorni compio 27 anni, e non ne ho nemmeno un po' voglia.
Ho la sensazione di dovermi prendere delle responsabilità adesso. Come se fossi diventata a un tratto adulta.
Vabè, oggi è così. Spingete un po' di sole anche qui.

mercoledì 8 aprile 2009

Cosa c'è oltre l'infinito?


Niente di niente, signori. Una zucca vuota che si fa fatica a portarla in giro.
In un mondo di parrucche e parrucconi è arrivato il momento di parlare di tinture per capelli. Perchè, diciamolo, i capelli rossi sono belli quando sono naturali come i miei, ma la tintura color scoiattolo di villa borghese su un maschietto fa scompisciare.
Ora la raccontiamo sta storia, così ci facciamo quattro sonore risate.
Era inizio novembre, la donnina qui presente dopo circa un mese di tampinamenti vari, telefonate quotidiane, mail continue(siamo intorno alle 2000), incontra l'odiatissimo nemico dei parrucconi.
Appuntamento che se ci fosse stato del tenero sarebbe stato quasi romantico e che è invece stato buffo.
Il signorino in questione con eleganza e gentilezza, accortosi della scopabilità della donnina in questione, continua a farsi vedere e sentire. Distrugge attrezzi in palestra, gironzola intorno a casa sua, la fa prevalentemente incazzare e cerca di acquisire informazioni puntando sulla sua convinzione che lei sia innamorata di lui.
Per dirla in parole povere C... ehm, S... ehm, Infinito e Beatrice si frequentano per un mesetto e mezzo.
Il bugiardissimo Infinito, credendola molto più cretina di quanto in realtà non sia, le strappa delle promesse di fiducia che lei mantiene fin quando non scopre che lui riusciva a mentire guardandola dritta negli occhi.
E siccome chiamare per mesi con il numero anonimo, lasciare commenti non firmati sul blog, frequentare gli stessi posti e presentarsi con un nome falso è stalking, la donnina qui presente consiglia vivamente al caro Infy(o chi per lui) di starle veramente molto lontano.
Con assoluta ironia, caro Infy, ti garantisco che hai fatto una cazzata ma veramente una grandissima cazzata. Ah e volevo avvertirti che da ora in poi annuncerò la mia presenza alle fiere in modo assolutamente casuale. Tanto per giocare anche io al tuo gioco. Ma poi, rispondimi a una domanda, hai fatto un corso per imparare a girarti quando le donne ti chiamano con il nome falso con il quale ti presenti? L'hai imparato in palestra?
Che ne so se mi chiamassero Carla, Antonella o Stefania io non mi girerei.
Mumble mumble.
Come diresti tu: Me fai ride.

domenica 5 aprile 2009

Casa Nuova




La stanza è ancora un casino, ci sono stati viaggi, feste e amiche da ospitare.
Ma sto bene, meglio del solito a dire il vero.
Torno presto a raccontarmi un po'. E' una promessa.