lunedì 23 gennaio 2012

Anno nuova, vita nuova, si diceva.

Una specie di vaso graduato, una luce bianca, un tubicino di metallo lungo 30 cm e spesso quanto una punta da trapano del 4, un lettino e un sacco pieno di liquido.
Dolore e un po' di spavento, poi un calmante in circolo, i polsi legati che fan ridere.
Sono passati 10 giorni ed è ancora il primo mese di un anno che vorrei iniziare con grinta con la spinta di una novità tanto voluta.

Chi non mi conosce non sa chi ero prima di questa stramba donna di quasi 30 anni, chi ero prima di iniziare a capire che dovevo imparare a vivere e non solo.

A 1o anni ero una bambina triste, con lunghissimi capelli rossi e troppo grasso intorno.
A 12 anni mi nascondevo sotto il busto di gesso che mi ha accompagnata per più di due anni
A 14 anni mi abbuffavo quasi di nascosto tutti i pomeriggi
A 16 anni mi abbuffavo quasi di nascosto tutti i pomeriggi
A 18 anni mi abbuffavo di nascosto quasi tutti i pomeriggi
A 20 anni mi abbuffavo di nascosto quasi tutti i pomeriggi
A 22 anni mi abbuffavo di nascosto quasi tutti i pomeriggi
A 24 anni mi abbuffavo di nascosto quasi tutti i pomeriggi e anche la notte.
A 25 anni avevo un fidanzato stupendo, ero una brava studentessa universitaria, avevo molti sogni, un carattere pessimo, tanti amici, e mi abbuffavo tutti i pomeriggi e anche di notte.E superavo i 90 kg di un po'. Fino a quando il 22 gennaio non mi sono iscritta a un forum e ho iniziato a capire, capirmi, lottare, dimagrire e guarire.

A 26 anni non mi abbuffavo più.
A 27 anni ho raggiunto un peso che mi metteva di diritto nel mondo dei "normopeso".

Oggi è il 23 gennaio del 2012 ho quasi 30 anni, e sono una donna tondina, che non si schioda dal range del normopeso, che si guarda allo specchio controvoglia, almeno se non indossa un corsetto stretto.
Oggi è il 23 gennaio e ho quasi 30 anni, e sono tondina, e non mi schiodo dal normopeso, e mi guardo allo specchio controvoglia perché indosso una guaina che protegge la mia pancia appena operata. Protegge quello che non ho mai voluto vedere. Quello che in questi anni di "normalità" mi ha accompagnata ogni ora, ogni minuto, ogni secondo della mia esistenza, quel monito persistente di quello che ero e non sono più.
La mia normalità passa attraverso questo, adesso.
Attraverso la pelle livida di una pancia che non c'è più.

Ciao punto vita, ciao addome liscio, ciao monte di venere.
Ciao Nuova Piccola Beatrice.

lunedì 9 gennaio 2012

4

il 4 gennaio è passato da un poco, ma la mia vita troppo veloce non mi ha lasciato tempo se non per una telefonata.
Questo blog compie 4 anni, di vita, lacrime, sorrisi ed emozioni.
4 lunghi anni nei quali la mia vita è stata presa e rivoltata come una calzino di continuo, nei quali sono diventata femmina, ho imparato a usare i tacchi e girare le corde, a stare su un palco e stringere il corsetto fino a sentire un crick delle fluttuanti, a tradurre, scrivere, comunicare, cucinare la polenta, e tenere tra le braccia le persone.
4 anni che mi hanno insegnato che devo correre e avere il fiatone per sentirmi viva, ché se il cuore non mi batte all'impazzata non riesco a ricordare di possederne uno.
Il 4 gennaio del 2008 era anche il giorno di una fine troppo importante, che si è rivelata un inizio.
Buon amiciversario, anche se in ritardo, Del Campo, doppiato Capo Horn possiamo dirci finalmente liberi di essere "solo" amici.

giovedì 5 gennaio 2012

comunicazione di servizio: privacy.

oggi non dovevo scrivere questo post, non c'era in progetto di scrivere sul blog, ma di vivere lì fuori tranquillamente e lavorare magari.
Eppure mi trovo a dovere scrivere pubblicamente una cosa che da anni dico a tante persone.

Si sono Beatrice Gigliuto, ho fatto molti anni fa la cazzata di aprire un blog con nome e cognome convinta che l'avrebbero letto pochi amici fidati e qualche passante distratto, e pago quotidianamente le conseguenze, in positivo e in negativo della mia incapacità di guardare oltre.
Si il mio lavoro riguarda il pubblico, tutti i miei lavori riguardano il pubblico e non ho mai fatto fatica a mettere la faccia, anche con un certo piacere, sia qui che nella vita vera.

Ora, questa mia scelta non può e non deve permettere ad alcuno, che provenga da questo blog o dal mio contatto facebook di invadere la mia privacy più di quanto io abbia deciso di renderla pubblica.
Quindi.

I miei contatti sono:
MAIL
beatrice.gigliuto@gmail.com
FB
Beatrice Red Lily Gigliuto

Rispondo sempre qui, via mail e ai messaggi privati su FB.
Contattarmi sul profilo privato o su quello di lavoro di Skype, reperire il mio numero telefonico per mandare sms idioti e scovare il mio indirizzo di casa sono violazioni della mia privacy di diversa intensità ma comunque assolutamente inaccettabili.

Se mi incazzo quando usate contatti che io non vi ho messo a disposizione non è perchè sono una stronza viperetta che se la tira e si crede stocazzo, non mi interessa una richiesta in carta bollata nè un permesso speciale del padre eterno.
Semplicemente e indiscutibilmente non avete il DIRITTO di infilarvi comodamente nella mia vita fin quando non sono io a concedervi lo spazio.

detto questo vado a depilarmi, volete venire anche lì?