Fuori piove e io tiro le somme dell'anno che sta per terminare.
Sorrido.
Perchè è stato un anno assurdo. E non ci sono altri aggettivi.
E voglio solo fare dei ringraziamenti.
Mic perchè è stato un'onda anomala. Mi ha colta di sorpresa e ha mandato in pezzi tutto quello che credevo di essere, per poi aiutarmi a scegliere quali mattoni usare per costruire una nuova me.
E' stato un uomo, un amico, un collega insostituibile.
Micol perchè è arrivata nel momento giusto, e mi ha salvata.
Perchè se il mio angelo del Karma ha una forma è quella di uno scricciolo popputo con capelli variabili e sorriso meraviglioso.
Andrea perchè riesce ancora a star dietro a questa palla pazza. Perchè le cose cambiano e lui resta sempre deliziosamente accanto a me.
Elena che è arrivata sul finire dello scorso anno e mi ha tenuta per mano durante tutto questo.
E poi...
Giulia che dopo sei anni è una costante nella mia vita. Perchè è sempre dalla mia parte perchè ride e piange con me, perchè mi sostiene nelle mie cazzate.
Rossella che è tornata dopo troppo tempo ma ha ripreso il posto che è sempre stato suo.
Danilo perchè continua a credere che io sia migliore di quel che sembro e perchè regala tenerezze alle quali non sono più abituata.
Silvia che è l'ammorins e non c'è altro da dire.
Lucia, Cristina, Claudia perchè cambiano, evolvono, si trasformano ma restano sempre le persone che amo.
Laura perchè non tutti riescono a entrarmi nel cuore in così poco tempo.
Raffaella perchè ogni volta è come se il tempo non fosse passato
E ancora...
Fumettisti e Fumettari, perchè non mi ero mai trovata in mezzo a gente così fuori di testa.
Quindi Marco(che mi sopporta e supporta nella scrittura), Luca, Fabrizio, Lorenzo gli amici di Lucca, quelli incontrati varie volte e quelli mai visti.
E l'uomo con il broncio perenne perchè nonostante il caratteraccio si è fatto volere bene
E l'uomo del pisolino perchè prima certe cose non le avrei mai fatte. Ma questa è una di quelle da raccontare ai nipoti.
Il cucciolo d'uomo arrivato sul finire dell'anno, perchè è un sorriso nei difficili giorni catanesi.
Spero di non aver dimenticato nessuno, ma è successo di certo. Mi concedo la possibilità di editare.
Buon anno nuovo a tutti.
mercoledì 31 dicembre 2008
martedì 30 dicembre 2008
restare
Ci sono cose che vanno fatte.
E rimanere a Catania, a regalare sorrisi a un pezzo di cuore che sta in ospedale, è una di quelle cose.
Ho rinviato tutto.
Prenoterò biglietti per Milano e Bordeaux nelle prossime settimane, riprenderò a studiare 10 ore al giorno.
Ma adesso resto qui, perchè mi sentirei sporca se non lo facessi.
Perchè alla fine questa sono io.
Sorrido comunque, stamane. Perchè so che qualcuno sorriderà nel vedermi entrare in quella stanza bianca, oggi pomeriggio.
E rimanere a Catania, a regalare sorrisi a un pezzo di cuore che sta in ospedale, è una di quelle cose.
Ho rinviato tutto.
Prenoterò biglietti per Milano e Bordeaux nelle prossime settimane, riprenderò a studiare 10 ore al giorno.
Ma adesso resto qui, perchè mi sentirei sporca se non lo facessi.
Perchè alla fine questa sono io.
Sorrido comunque, stamane. Perchè so che qualcuno sorriderà nel vedermi entrare in quella stanza bianca, oggi pomeriggio.
venerdì 26 dicembre 2008
La ragazza dello Sputnik
-Credo che in questo momento tu stia tentando di mettere te stessa in una nuova struttura narrativa. Sei troppo presa da questa operazione per avvertire la necessità di esprimere le tue sensazioni in forma di scrittura. Non hai lo spazio mentale per farlo.
- Non sono sicura di capire, ma tu per esempio, anche tu metti te stesso in una struttura narrativa?
- Più o meno tutti mettono se stessi in una struttura narrativa di qualche tipo. E naturalmente anch'io. Pensa all'albero di trasmissione in un'auto. E' come una trasmissione che si interpone tra te e il duro mondo della realtà. Regola l'azione della forza che viene dall'esterno utilizzando un ingranaggio, la accetta e la trasforma con facilità. e grazie a questa funzione protegge il fragile corpo delle persone. Mi segui?
Sumire annuì leggermente.
- Più o meno. E io non mi sarei ancora adattata a questa nuova struttura narrativa- è questo che vuoi dire?
- Il problema più grosso è che tu non sai ancora di che racconto si tratta. Non conosci la trama, e lo stile è ancora tutto da definire. Conosci solo il nome della protagonista. E tuttavia, ciò ti sta cambiando realmente. Con un po' più di tempo, credo che questo nuovo congegno narrativo comincerà a ingranare in modo da proteggerti, e che tu riuscirai a vedere in un modo nuovo. Ma ancora non sei pronta. E naturalmente sei esposta al pericolo.
Murakami Haruki, La ragazza dello Sputnik.
- Non sono sicura di capire, ma tu per esempio, anche tu metti te stesso in una struttura narrativa?
- Più o meno tutti mettono se stessi in una struttura narrativa di qualche tipo. E naturalmente anch'io. Pensa all'albero di trasmissione in un'auto. E' come una trasmissione che si interpone tra te e il duro mondo della realtà. Regola l'azione della forza che viene dall'esterno utilizzando un ingranaggio, la accetta e la trasforma con facilità. e grazie a questa funzione protegge il fragile corpo delle persone. Mi segui?
Sumire annuì leggermente.
- Più o meno. E io non mi sarei ancora adattata a questa nuova struttura narrativa- è questo che vuoi dire?
- Il problema più grosso è che tu non sai ancora di che racconto si tratta. Non conosci la trama, e lo stile è ancora tutto da definire. Conosci solo il nome della protagonista. E tuttavia, ciò ti sta cambiando realmente. Con un po' più di tempo, credo che questo nuovo congegno narrativo comincerà a ingranare in modo da proteggerti, e che tu riuscirai a vedere in un modo nuovo. Ma ancora non sei pronta. E naturalmente sei esposta al pericolo.
Murakami Haruki, La ragazza dello Sputnik.
martedì 23 dicembre 2008
A Natale siete tutti più buoni. Io mi dissocio.

E quindi parlo male di qualcuno.
E siccome questo è un blog serio e professionale, io parlo male di uomini.
Durante una telefonata fiume con la mia scrittrice preferita è venuto fuori che gli uomini sono dei semplicioni ma hanno grossi problemi che noi complicate donnine non sospettavamo avessero.
Potremmo suddividere questi problemi in poche categorie.
1 I demoni interiori.
Ve li immaginate come dei piccoli alien puzzolenti che vengono fuori dalla bocca del vostro uomo senza che lui abbia mangiato del kebab.
Voi non lo sapete, ma quella sera che resta a casa di cattivo umore non sta giocando alla wii e non si sta nemmeno ammazzando di seghe. No, lui sta combattendo i suoi demoni interiori.
Una lotta impari, violenta e che ha spesso conseguenze disastrose quali “ cara non ci vediamo, ho bisogno di star solo”.
Non fidatevi, donne.
(consiglio la lettura del post dell’amica di cui sopra specializzata in "cumuli di sofferenza")
2 Sono bravo sono bello sembro quasi tuo fratello.
E’ uno di quegli ometti deliziosi, intelligenti e carini dotati di un fantasmagorico sex appeal pari a una pianta grassa.
L’ometto non se ne rende conto e si comporta come se tu fossi la stronza della situazione semplicemente perché, dopo i primi due appuntamenti, decidi che non è la persona giusta alla quale mostrare il nuovo completino intimo.
3 Sir Lancillotto
“Non voglio farle del male, giovine delicata donzella”
Eh si. Siamo tutte delicatine, pericolosamente attratte da uomini cattivi che hanno nei nostri confronti un occhio di riguardo.
Perché si sa, noi donne ci innamoriamo immediatamente di chiunque, mica siamo come gli uomini.
Se uno ci bacia il giorno dopo siamo sotto casa sua con i cornetti caldi e il caffè latte(e quando sorge il sole dire buonanotte...)
Categoria molto pericolosa i Sir Lancillotto, perché si vendono bene e vi fanno quasi credere di essere dei bravi ometti.
4 Geimsdin
Partiamo dal fatto che James Dean nella vita non era come nei film. Ed era pure basso.
I Geimsdin sono i maschi belli e dannati. Che si sforzano di fare l’occhio alla Scamarcio mentre gli viene fuori l’occhietto da miope.
Mi sono sempre stupita di come le donne ci caschino sempre.
Se lui ti guarda e non parla non sta proteggendo riflessioni profonde.
Semplicemente non ha un cazzo da dire. Stop.
5 I Profumieri
La categoria più inaspettata. Si pensava fosse prerogativa femminile.
E invece ci sono uomini che credono di essere i fighi come quelli che fanno provare i profumi alla Rinascente di Piazza del Duomo.
Sono lì, belli come il sole, con un sorriso bianchissimo.
Ti guardano, te lo fanno odorare ma poi si riprendono la boccetta.
E tu torni a casa con un lieve odore addosso e nient’altro.
Le scuse sono tante. Si va da non sono pronto a è una questione di igiene, da sei deliziosa ma a dopo potrei non essere all’altezza delle tue aspettative .
Ora la domanda è una.
Perché ci avete provato per mesi? Cioè noi non volevamo darvela, voi vi siete messi in testa che la volevate e quando noi pensiamo che darvela potrebbe non essere un errore non la volete più?
E con questo concludo la mia filippica.
Ah, com’è bello camminare senza sassolini sotto ai piedini.
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