lunedì 28 marzo 2011
Lo Scrittoruncolo
G., che poi G. non è, è un giovane scrittoruncolo di medio livello, con un ottimo sistema di marketing.
Tutto è iniziato quando un giorno, qualche settimana fa ricevo un messaggio di posta su fb da parte di una ragazza, G. appunto, che mostra curiosità nei confronti di quello che faccio e delle implicazioni fetish e sm della mia sessualità.
Detto questo mi parla del suo ex fidanzato, del suo adorato ex che lei ha ritrovato un giorno di qualche tempo fa, leggendo il suo nuovo romanzo, del quale per mero rispetto della privacy non dirò il titolo.
La ragazza in questione mi invita a leggere un libro e mi coinvolge in un gioco fatto di chiacchere e confessioni di quelli che da sempre mi intrigano, o forse intrigano la scrittrice che c'è in me.
Cercando di propormi di giocare con il suo ex, feticista dei piedi da lei mai reso felice, mi intrattiene in una settimanella o più di chiacchere che da parte mia sono interessate alla scoperta di un'indole sottomessa e cornificabile della donna in questione, mentre dall'altra parte mostrano istindi masturbatori dello scrivente.
Eh si, lo scrivente.
Perchè, messa spalle al muro, G. mi ha rivelato di non essere affatto G. bensì lo scrittore, feticista e a quanto pare sposo novello che aveva in un primo momento cercato un modo per pubblicizzare il suo bellissimo libro (che non leggerei nemmeno se me lo consegnassero direttamente a casa, nemmeno come lettura da tenere accanto al cesso nei momenti più impegnativi della mia giornata) per poi, in un secondo momento, tra un erezioncina virtuale e l'altra, aver scoperto un interesse "reale" nei confronti della vostra beneamata bloggher.
Edito e aggiungo, che l'autore in questione ha continuato fin oggi a cercarmi per chiedermi scusa per quello che ha fatto invitandomi a scoprire il suo vero io.
Per la serie: la piccolezza umana!
Siamo solo alla seconda puntata!
Stay Tuned
mercoledì 23 marzo 2011
il beneamato trombamico
Ho conosciuto P. che ero ancora una ragazzina. Il primo anno a Roma, e la paura di non essere "scopabile" sempre alla calcagna, era carino, per me quasi adulto e mi voleva.
Ci si vedeva relativamente spesso, mi mandava tutti i giorni messaggi pieni di desiderio gli rispondevo con altrettanta divertente malizia, tanto affetto, i regalini di Natale, nessuna implicazione amorosa da parte di nessuno dei due.
Ed era tutto come doveva essere.
Noia di dormire insieme e voglia di fuga dal letto esclusi.
Perchè boh, alla fine i messaggi erano la cosa più bella, a quei tempi. Quel desiderio che si spegneva in uno spruzzino bianco lo era meno.
Che poi P. è uno di quelli che perseverano.
Mi ha mandato un messaggio la settimana durante tutti i 4 anni che sono stata con IL FIDANZATO(il nome che ve lo dico a fà, tanto lo sapete tutti, piccole e gentili lavandaie da cortile che non siete altro) e una volta è pure riuscito a strapparmi un appuntamento che si è concluso con la mia fuga dalla macchina parcheggiata sotto casa.
E poi?
E poi tutto il resto alla fine è metodo.
Stessi messaggi che desideravano le stesse risposte e proponevano le stesse cose.
Ora, diobono, sei un trombamico, per definizione dovresti essere l'anti fidanzato, l'anti noia, l'anti prevedibilità. E invece. Manco il trombamico sei in grado di fare.
Perchè alla fine che ti annoi una sera col fidanzato ci sta pure, lo ami, lo annusi, sa della tua pelle, sa di sudore e borotalco, e lo ami anche perchè ti fa annoiare da morire quando non ha voglia di fare un cazzo.
Lo scopamico no, cazzo. Lo scopamico deve farti divertire, regalarti gran sesso e poi sparire con un sorriso a 45 denti. Punto.
Ma questa è roba vecchia.
Questo è solo un antipasto.
martedì 15 marzo 2011
sondaggio
Ho in mente una serie di post dedicati alle relazioni interpersonali, vorrei nello specifico dedicare un post a ognuna delle persone con cui mi è capitato di tessere relazioni sentimental- sessuali negli ultimi tempi.
Essendo dotata di unghie lunghe e di dente avvelenato le persone in questione potrebbero rimanere un poco offese dalla descrizione delle loro caratteristiche personali e singolari.
Chiedo ai miei lettori: volete leggere questi post, avete già la bavetta alla bocca e il sorriso sulle labbra?
Attendo risposte.
A voi l'ardua sentenza.
Essendo dotata di unghie lunghe e di dente avvelenato le persone in questione potrebbero rimanere un poco offese dalla descrizione delle loro caratteristiche personali e singolari.
Chiedo ai miei lettori: volete leggere questi post, avete già la bavetta alla bocca e il sorriso sulle labbra?
Attendo risposte.
A voi l'ardua sentenza.
domenica 13 marzo 2011
budino
Quando vivevo nella mia sakura house di Shoin Jinjamae, Shibuya, Tokyo, spesso mi svegliavo dentro un budino.
Quel budino sotto i piedi che è un palazzo antisismico durante una scossa.
La paura la faceva il rumore, uno strano ronzio, un cellulare che vibra moltiplicato per mille, un rullio, un rumore silenzioso e assordante.
Tokyo trema sempre. E nessuno esce di casa.
Questa volta è stato diverso.
Il Giappone ha tremato con una forza vibrante che nel nostro bel paese avrebbe buttato giù tutto come una millefoglie tagliata male.
E per la prima volta gli amici giapponesi hanno paura, paura vera, che ci sia un'altra scossa, che ci sia un'altra onda, che quella maledetta centrale nucleare numero tre di Fukushima diventi un'altra Chernobyl.
E forse, in parte, così sarà.
I contaminati già ci sono, e sono tanti, e giustamente il governo non da cifre certe perchè il panico è la cosa che i giapponesi vivono peggio.
E' giusto che per qualche giorno ancora restino lì a mangiucchiare i pochi onigiri rimasti, a far fuori le ultime provviste dei supermercati e a cercare di trovare una lattina di caffè nei conbini ormai vuoti. E' giusto che i giapponesi si fidino ancora del loro governo, dei loro rappresentanti, di chi, con costanza e precisione si occupa della loro sicurezza.
Ce la faranno.
Io intanto cerco voli per Tokyo. Adesso il bisogno di ritornare in quel paese è incontenibile.
Quel budino sotto i piedi che è un palazzo antisismico durante una scossa.
La paura la faceva il rumore, uno strano ronzio, un cellulare che vibra moltiplicato per mille, un rullio, un rumore silenzioso e assordante.
Tokyo trema sempre. E nessuno esce di casa.
Questa volta è stato diverso.
Il Giappone ha tremato con una forza vibrante che nel nostro bel paese avrebbe buttato giù tutto come una millefoglie tagliata male.
E per la prima volta gli amici giapponesi hanno paura, paura vera, che ci sia un'altra scossa, che ci sia un'altra onda, che quella maledetta centrale nucleare numero tre di Fukushima diventi un'altra Chernobyl.
E forse, in parte, così sarà.
I contaminati già ci sono, e sono tanti, e giustamente il governo non da cifre certe perchè il panico è la cosa che i giapponesi vivono peggio.
E' giusto che per qualche giorno ancora restino lì a mangiucchiare i pochi onigiri rimasti, a far fuori le ultime provviste dei supermercati e a cercare di trovare una lattina di caffè nei conbini ormai vuoti. E' giusto che i giapponesi si fidino ancora del loro governo, dei loro rappresentanti, di chi, con costanza e precisione si occupa della loro sicurezza.
Ce la faranno.
Io intanto cerco voli per Tokyo. Adesso il bisogno di ritornare in quel paese è incontenibile.
lunedì 7 marzo 2011
prendiamoci un po' per il culo.
Non scrivo da troppo tempo quindi come al solito prima di scrivere quello che sono qui per scrivere(hai raggiunto il limite massimo per le ripetizioni della parola scrivere azz, l'hai superato!)
Non sono particolarmente in forma, nè particolarmente felice, nè particolarmente impegnata. Il lavoro va male, l'amore va male, le amicizie reggono botta, e ho gli occhiali. Il che diminuisce il mio livello di felicità a -3.
Detto questo...
Appurato che non sono capace di non sentirmi umiliata da ogni bionda col culo di fuori che passi dalla mia vita e, dato per certo che non sarò mai bionda nè tantomeno idonea al culo di fuori, ho deciso di diventare almeno una cretina.
Non posso non tener conto della realtà dei fatti.
Terrorizzo gli uomini, e anche le donne a dire il vero.
Quindi succede che il 90% degli uomini e delle donne non mi avvicinano affatto.
La restante percentuale è divisa in:
5% cerca di portarmisi a letto ma è di una noia mortale o di una bruttezza che definirei lancinante.
1% mi chiede: " quando ti fai legare? " risposta: " da te mai." chiusa lì
1% è gay(o etero nel caso delle donne) e si avvicina a me solo per chiedermi dove ho comprato il corsetto con le stecche di balena e/o le scarpe tacco 12.
Resta infine un miserrimo 2% composto da coloro che riescono a portarmisi a letto, in qualche modo. E che la mattina dopo si fermano a fare colazione con me e, come per magia l'incantesimo si spezza. Quindi vengono rispediti all'interno del 5% di cui sopra.
Alla luce dei fatti resta solo un 1% disponibile. E diciamo che sono molto generosa visto che è un insieme vuoto come quelli delle medie.
Per concludere metto nell'elenco dei cagasotto anche i fidanzati, gli ex fidanzati, le fidanzate e le ex fidanzate che metodicamente subiscono un attacco di panico e cagotto appena io mi avvicino ai rispettivi attuali o ex qualcosa.
Indi per cui.
Mi sono iscritta in palestra e ho mollato la piscina.
Oggi mi sono fatta un culo a tarallo per due ore piene.
E sto pensando seriamente di farmi la tinta.
Come posso muovermi per la stupidità? chi mi da un colpo in testa?
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