E' tempo di novità.
Andiamo per ordine.
Sul blog di Andrea Del Campo troverete sei tavole da lui disegnate su una sceneggiatura (hahahahah) scritta da me (hahahahah)con l'aiuto del fido Marco Scali che mi ha spiegato in un affollato bar di stazione termini il minimo indispensabile per non far impazzire un disegnatore.
(a mia discolpa dico che sono stata convinta con la forza dai due tizi di cui sopra a scrivere queste sei pagine tratte da un post di un po' di tempo fa, ho giocato per un'ora alla sceneggiatrice e ho chiuso tutto in un cassetto. Poi il Del Campo, colto da inaspettato tempo libero e tristezza pre abbandono ha deciso di dedicarsi al disegnare bene la mia sceneggiatura scritta male.)
La prima traduzione per Castelvecchi è nelle mani dell'editor e pare essere di buona qualità, adesso mi trovo a tradurre dall'inglese le canzoni di un poeta e mi chiedo da quand'è che io so l'inglese.
Scrivo per la prima volta sotto richiesta per un progetto del quale vi parlerò probabilmente dalla mia stanzetta di Shibuya. Mi diverto nel cercare l'ispirazione che non sono abituata a gestire.
Ho appena preso due scatole di cartone vuote da riempire della mia vita in stand-by.
E mi sono resa conto che 30kg di valigia per tre mesi sono pochi anche per una donna di un certo livello come me. Soprattutto quando almeno 5kg son lavoro.
Secondo voi riuscirò nel primo giorno nipponico a trovare un supermercato che abbia un'ampia scelta di prodotti per l'infanzia in modo da comprare il mio amato bagnoschiuma per neonati.
Dopo questo interrogativo essenziale vado dal medico a farmi prescrivere tutto quello che potrebbe servirmi nel nippomondo.
Che è meglio.
venerdì 26 giugno 2009
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