Diluvia da giorni qui a Roma.
Pioveva anche stamane, quando in tuta e giubbottino di lana sono uscita dalla palestra per tornare a casa.
Camminavo sotto quelle gigantesche gocce d'acqua, con quel vento che spaccava le labbra e screpolava il viso.
Lettore mp3 e mani in tasca, perchè io amo camminare sotto la pioggia.
E mentre Alanis cantava una delle mie canzoni preferite il sapore della pioggia diventava salato mescolandosi con le mie lacrime.
Chi mi conosce bene dice sempre che io non piango mai per dolore, piango solo per rabbia.
E oggi piangevo e cantavo, lasciando sbalorditi i passanti.
Non sono più abbastanza piccola per fare queste cose, ma oggi ero sufficientemente incazzata da fregarmene della gente.
E sono arrivata a casa con i vestiti inzuppati di pioggia e sudore, il viso che faceva male e le labbra che sanguinavano. E 15 minuti dopo uscivo da una doccia bollente sorridendo per l'odore di neonato della mia pelle. Ed ero leggera.
giovedì 11 dicembre 2008
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27 commenti:
le lacrim quando devono uscire escono senza tanti complimenti lo sai meglio di me...
Il dopo però è sempre un pò soggettivo c' è chi si sente più leggero c' è chi sembra aver guadagnato un peso in più
Prima di tutto bisogna capire il motivo che ti spinge a piangere...
Che pesantezza!Ma perchè non pensi a studiare e a lavorare così ti passano tutti i grilli per la testa?Ti assicuro che con una bella giornata di impegni seri a cui far fronte ti passa ogni velleità di piangere sotto la pioggia. Capisco che il singing in the rain fa molto film,ma guarda che non vivi in una soap opera, nè sei la reginetta delle fiabe. Svegliaaaaaa
Asal: io avevo solo da far venir fuori qualcosa. Sono giorni così.
Anonimo1: A saperlo, non ce n'è uno specifico.
Anonimo2: Considerando che studi e lavoro da quando avevo 16 anni, sei proprio fuori strada.
E le fiabe mi fanno cagare quanto e più delle soap opera.
Il tempo che io spreco piangendo equivale più o meno a quello che sprechi tu scrivendo qui.
Sei una bambina dell'asilo. Se vieni lodata ti sbrodoli tutta e fai la modesta, ma appena ti si tocca mordi come una vipera.Sei sempre stata così. Io scrivo quello che percepisco, il modo è stato ruvido, però rileggiti cacchio, a telenovelas ci sta tutta. Ti garantisco che chi si spacca il culo per lavorare e studiare seriamente non ha materialmente il tempo per certe pugnette mentali.
Anonimo: mi sembra di aver risposto sempre elegantemente a tutti e anche a te.
E poi, lo sono sempre stata?
Ci conosciamo?
Sinceramente mi fanno sorridere le persone che vengono qui a giudicare cose che non sanno.
Hai la sensazione che io sia una che siede sugli allori?
Ti sbagli, e il fatto che io possa piangere qualche lacrima mentre torno a casa sotto il diluvio universale non dimostra che ho tempo da perdere.
Me ne faccio un tubo delle lodi.
Io qui mi racconto, e non ci sono soap. Questa sono io.
La stessa che fa le notti a lavorare, la stessa che si rompe il culo a studiare,la stessa che una volta tanto si fa un pianterello.
Sono umana, è accettabile?
Ma che cavolo c'entra?Certo che sei umana, proprio per questo mi domando perchè descrivi questa te stessa intellettual-chic. Non è fatto di vivere sugli allori ma,a parte che tempo fa ti lamentavi di aver perso troppo tempo appresso ad una laurea triennale, mi domando come tu faccia ad aver tempo e voglia per questi voli pindarici se veramente hai tanto da fare. E' una domanda lecita. Mi chiedi se ci conosciamo? Lo sai.
Anonimo: No non lo so. Ci conosciamo? Evidentemente si, ma le palle di dire chi sei non le hai, chissà perchè.
Perchè metterci la faccia come ho fatto io sarà da coglioni e perditempo ma non mettercela è da pavidi.
E poi, spiegami, chi studia e lavora non pensa?
Fai finta di non capire.Vabbè. Continua a rifiutare occasioni per crescere.E si che ne hai bisogno.
Anonimo: No, non faccio finta di non capire.
Semplicemente non ho nessuna idea di chi tu sia.
Facciamo il gioco degli indizi?
Tu mi dai qualche informazione e io ti prometto che appena capisco chi sei non urlo al mondo il tuo nome.
E poi non credo che tu sappia qualcosa del mio percorso di crescita quindi, per favore, non giudicare.
Non ti sto giudicando. Ti sto solamente dicendo che in quello che scrivo potrebbe esserci qualcosa che ti serve per crescere, ma tu sei troppo presa a soffiare con un gatto. Rileggiti tutto quello che scrivi con occhio esterno,e dimmi cosa leggi.Chi vedi dall'altra parte. Quello che posso consigliarti è di non sprecare il tuo tempo con introspezioni fantasiose, perchè la vita è una guerra e bisogna tenere "due palle accussì".
Anonimo: senti non mi fare queste storie, che lo so bene com'è il mondo lì fuori.
E nei miei post leggo una donnina che cresce e diventa grande, che impara a non piangere quando si sbuccia le ginocchia e a non tenere tutto dentro quando sta male.
Questo ti sembra poco? A me no.
E mi piace fare introspezione, e mi piace scavare dentro i miei pensieri e mi piace scriverli qui perchè chiunque possa venire a leggerli.
Il tempo che perdo è solo un problema mio, di certo non tuo, non di qualcuno che viene qui con l'unico scopo di provocare.
Ti va bene? No!?
Problemi tuoi.
Ecco si torna sempre allo stesso punto. O si fa come vuoi tu, o mordi. Questo sei tu, questo sei sempre stata.Dietro la maschera c'è questo, una persona che punta i piedi non appena qualcuno dice qualcosa che non le piace, ecco la vera beatrice.Pensavo ti piacesse sapere quello che pensano gli altri leggendoti,ma sapendo quanto sei egoista egocentrica e concentrata su te stessa dovevo saperlo che avresti reagito così. Ah scusa, dimenticavo capricciosa. Buona telenovena, per chi ancora ci casca.
Anonimo: io non mordo nessuno, nonostante i denti affilati.
Semplicemente ritengo di avere il diritto di scrivere quanto voglio e quello che voglio visto che questo è il mio spazio personale.
Per il resto tu sei libero di esprimere i giudizi che vuoi, le polemiche e le critiche sono sempre state parte di questo blog, senza nessuna censura.
Capricciosa lo ero da ragazzina, egoista non lo sono mai stata ed egocentrica probabilmente lo sarò sempre.
Per chi ancora ci casca fa ridere.
Tu sai quello che sei davvero, quello che racconti agli altri è fumo.Bisogna viverti per conoscerti davvero.Sicuramente vuoi cambiare perciò fingi di essere quella che vorresti essere, perchè hai bisogno di sentirti diversa. No, non ti dico chi sono, e non per questione di avere le palle o meno, in fondo non sto dicendo niente di male.Sarebbe davvero inutile per te sapere chi sono,molto più utile invece sarebbe rimboccarsi le mani e portare a termine i progetti che...tempus fugit inersorabile
Anonimo: Sarebbe molto importante per me sapere chi sei, perchè potresti essere qualcuno del cui parere mi interessa veramente.
E mi fa sorridere sentirmi dire che non mi mostro per come sono da qualcuno che a quanto dice non mi vede da anni.
E non preoccuparti, che i miei progetti stanno andando avanti alla grande.
Vedo che ti fa sorridere tutto, beata te che ridi
Anonimo: Saper sorridere in ogni situazione è uno dei miei poteri.
le lacrime non escono se si è aridi dentro.
Anonimo: infatti le tante criticate lacrime sono la dimostrazione che non sono affatto arida dentro.
le lacrime non escono se si è aridi dentro.
vito andolini
Vito: hai appena fatto una cosa che avrei richiesto a breve.
Grazie, mille. :)
Ma Vito Andolini non era il vero nome di Vito Corleone ne Il Padrino di Coppola?
Nel secondo film della trilogia quando il giovane Vito scappa da Carleone per non essere ucciso dal boss mafioso che precedentemente aveva assassinato la madre ed il padre dice chiaramente di chiamarsi Vito Andolini.
Poi al suo sbarco in America al momento di dichiarare il nome esclama: Vito da Corleone, l'impiegato dell'anagrafe capisce male e lo registra come Vito Corleone e così perde il cognome Andolini.
Anonimo: grazie per la lezione di cinema
Madonna ma sei pesante! Ma sei pesante come un buco nero. Ma ce la fanno i tuoi femori a sosteenerti? E lasciati in pace un po'
ps. Ma in che quartire di roma abiti? Mo vabbè la pioggia ma sto vento freddo da spaccare la labbra mica si sentiva
Anonimo: sono un buco nero con una donnina intorno.
Evidentemente le me labbra si sono spaccate così per scelta personale.
quanto sono noiosi gli anonimi. soprattutto quelli che nel momento fatidico della verità ti dicono non importa chi sono davvero, ciò che conta è che ascolti quel che ti dico perché dopo la tua vita sarà migliore. ecco, questo giocare agli angioletti custodi di stocazzo è tedioso. oltretutto, se costui avesse da lavorare o da studiare, non troverebbe il tempo o le forze per leggerti e commentarti con tanta premura. tout se tient, pare.
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