venerdì 10 giugno 2011

a venti centimetri da terra




camminano così, con quel suono delizioso di campanellini leggeri.
come se volassero, alla stessa distanza da terra di quando ci si innamora.
eppure quelle scarpe pesano, ti fanno guardare il mondo da un'altra prospettiva ma ti tengono inchiodata al pavimento.
come a non permetterti irrazionalità.
e ora mi ci sento, su quelle scarpe. ora che desidero più di ogni altra cosa camminare a venti centimetri da terra, nella leggerezza di un amore appena nato.
ora che sono inchiodata al suolo e non ho abbastanza forza per volare via.
tolgo i geta, sfilo i tabi, massaggiandomi una a una le dita smaltate.
snodo l'obi e elimino la polvere di riso dal viso e dalla nuca.
per un poco, non sarò più una geisha.

1 commenti:

Baol ha detto...

Ma quelle scarpe lì, aiutano quando c'è una tempesta?