sabato 13 novembre 2010

carcasse

Ieri ti guardavo.
Una carcassa vuota, occhi spalancati e vitrei, un poco fuori dalle orbite.
Corpo immobile, ancora tiepido ma non più caldo.
L'anima è la prima cosa che va via, si dice, io non lo so, ma il cuore certamente non batte più.
Ieri ti guardavo, respiravi ancora, parlavi, bevevi, camminavi.
Ma io vedevo solo una carcassa vuota di sentimenti ed emozioni.
Sono rimasta lì a osservarti impietrita, che quando la tua mano mi toccava avevo un brivido di paura. Una mano senza vita mi sfiorava.
Poi ti ho camminato accanto, ti ho superato, mi sono voltata, mi sono chiesta se attendere che gli avvoltoi venissero a mangiare i tuoi occhi spenti, che accorressero a strapparti di dosso ogni singolo pezzo di carne, ogni minuscolo lembo di quella pelle che tanto amavo.
Ho immaginato il tuo scheletro insanguinato, ancora intriso di sangue e brandelli di carne.
Ho pensato di andare via, leccando una goccia di te dalle mie dita.


Oggi ti tengo ancora per mano.

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