lunedì 5 luglio 2010

come il mio vulcano




Borbotto, mi scaldo, tremo e poi sbotto.
Sono come il mio vulcano, quello che tengo da sempre dentro senza nemmeno rendermene conto.

Mi è successo ancora una volta, come ogni due anni in questo periodo.
Mi sono chiesta troppo, ho preteso di essere immortale, instancabile, infallibile.
Ho preso la vita, mi sono tuffata nonostante sentissi odore di marcio, ho vissuto e mi sono lasciata vivere e annusare. Ho permesso al mondo di entrarmi dentro rivoltarmi l'anima e andare via, lasciandomi più sola di prima e con un cuore un poco più duro.
Forse è così. Sarà sempre così. E tra alcuni mesi dirò che ho imparato un sacco, che tutto questo mi è servito a qualcosa, che ora so fare cose nuove che SICURAMENTE mi serviranno nella vita, che SICURAMENTE mi hanno reso una donna migliore, che SICURAMENTE non dimenticherò mai.

E ora sono a Catania, con un bagaglio più grande di quello che sono abituata a portare, con una stanza vuota e pagata a 900 km da qui, e il sogno di viaggi lontani.
Cerco di ricostruirmi ancora, ricostruire quello che ero, che sono, che sarò.

"gallegio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare"

5 commenti:

Lady Cocca ha detto...

Non rinnego nulla di quello che ho fatto e mai lo farò.. Nel momento in cui ho fatto certe cose forse me ne sono pentita, ma se tutto quello che ho fatto mi ha portato qui dove sono ora e mi ha fatto diventare la persona che sono adesso, se tutte le mie scelte hanno fatto si che la mia vita seguisse questo percorso, allora non me ne pento.. :) Non credi?

Anonimo ha detto...

L'odore di Marcio... o forse di humus, di fertilizzante, di possibilità... l'odore di terra in cui crescere...

Baol ha detto...

Credo che ricostruirsi sempre sia un dovere e una necessità!

minerva ha detto...

Su su... Dai, puoi farcela. Fra poco,, meno di qualche mese, saprai che ti sei fatta un'altro pezzo di corazza.
baci
Minerva

beatrice ha detto...

Lady: discorso molto sensato ma valido solo nella misura in cui quella che sei adesso somiglia a quella vorresti essere più di quanto succedesse prima.

Anonimo: il marcio è marcio, a volte fertile ma sempre marcio.

Baol: mi sono solo rotta di ritrovarmi sempre come una casetta dei lego smontata.

Minerva: Vorrei essermi fatta un bel pezzo di sorriso!