lunedì 24 agosto 2009




Ieri mattina per la prima volta sono stata salutata da una vicina di casa. Per la prima volta in due mesi.
Era intenta a spruzzare un prodotto specifico intorno al tombino davanti casa sua.
Forse mi ha salutata perchè in quel momento eravamo due donne sole nella lotta impari con il gokiburi.
Si, il gokiburi, essere mitologico che gli scenziati accomunano allo scarafaggio del bel paese ma che ne è un'evoluzione meccanicamente superiore.
Questo essere metà scarafaggio metà gundam è dotato di un'apertura allare straordinaria e di una corazza medievale che non ha punti deboli.
La supervelocità lo rende poi inarrestabile.
Ma non è l'unico simpatico amico che la megalopolo tokiese ci offre.
I corvi sono rinomati, pesano più o meno quanto i miei nipoti di otto anni ed emettono un ka-ka-ka-ka fastidiosissimo a partire dalle 5 del mattino fino a tarda sera.
Altro essere delizioso capace di allietare ogni singolo momento della giornata sono dei deliziosi invisibili grilli( ho una sola testimonianza visiva dell'esistenza dell'esserino verde che tanto ino non è) che con il loro fi fi fi fi fififi scassano, ehm, accolgono i passanti nel loro avvicinarsi seppur per sbaglio a un qualunque albero della zona.
Per concludere credo di aver conosciuto qui gli unici moscerini in grado di sopravvivere alle temperature polari della mia stanza.

Insomma, sono in buona compagnia.

(la foto non c'entra niente, ma non volevo certo postare un reportage fotografico degli amici in questione, quindi ho deciso di postare la cosa più giapponese che ho visto ieri a Kamakura, bocca della verità a soli 100 yen.)

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