sabato 25 luglio 2009

Legno e cemento.


Migliaia di palazzi giganteschi e sempre illuminati, negozi e locali che aprono ai piani alti o sottoterra, perchè sulla strada non c'è più spazio.
Puoi camminare per 15 minuti interi ed essere sempre alla stessa stazione metro.
O puoi mangiare in un minuscolo ristorante tutto in legno nel quale per il corrispondente di 10 euro una signora anziana che vuole esser chiamata Obaasan (nonnetta) ti prepara un curry meraviglioso e profumato che non lo dimentichi più e ti intrattiene tutta la serata parlandoti della sua vita.
Legno e cemento, questa città.
Cemento come la gente che se ne frega di te per strada.
Legno caldo e profumato come una giovane professoressa che mentre fa una lezione sugli odori ti offre deliziosi cioccolatini.
Questo è il paese delle contraddizioni, lo pensavo prima, ne ho la certezza adesso.

2 commenti:

Za-la-mort ha detto...

ho l'impressione che tu penda a favore della nonnina e del suo chiosco...

beatrice ha detto...

Tifo per questo scontro di emozioni, per questo non sapere cosa mai aspettarti da questo posto.