martedì 14 aprile 2009

Inseguendo il sole


C’è chi il sole lo aspetta.
Io l’inseguo.
Perché la voglia di quel calore sul viso è troppo forte.
Quindi in questi giorni ho rincorso ogni spicchio di sole, sono volata al mare con Bob Dylan nelle orecchie e sul documento aperto sul pc nuovo.
Ho lavorato con i piedi immersi nell’acqua gelida e il calore in faccia. Ho bevuto un caffè bollente nel bicchiere di carta, con una delle persone più importanti della mia vita. Ho lasciato che le lentiggini scoppiassero sul viso come popcorn e il sale mi rimanesse attaccato alla pelle.
E spero che nei prossimi giorni il sole sia tanto da non doverlo inseguire, tanto da bagnare volto e cuore, tanto da dovermi proteggere.
Perché in fondo è come ogni piacere della vita.
Lo cerchi, lo desideri, lo insegui e poi, quando lo trovi, ti accorgi che brucia un po’, che hai bisogno di coprire le parti delicate per non lasciare che faccia male, per non doverne subire le conseguenze.
Ma questa è filosofia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Niña morena y ágil



Niña morena y ágil, el sol que hace las frutas,
el que cuaja los trigos, el que tuerce las algas,
hizo tu cuerpo alegre, tus luminos ojos
y tu boca que tiene la sonrisa del agua.

Un sol negro y ansioso se te arrolla en las hebras
de la negra melena, cuando estiras los brazos.
Tú juegas con el sol como con un estero
y él te deja en los ojos dos oscuros remansos.

Niña morena y ágil, nada hacia ti me acerca.
Todo de ti me aleja, come del mediodía.
Eres la delirante juventud de la abeja,
la embriaguez de la ola, la fuerza de la espiga.

Mi corazón sombrío te busca, sin embargo,
y amo tu cuerpo alegre, tu vos suelta y delgada.
Mariposa morena dulce y definitiva
come el trigal y el sol, la amapola y el agua.


Pablo Neruda


TRAD:


Bimba bruna e agile

Bimba bruna e agile, il sole che fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.

Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come con un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.

Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.

Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di frumento e il sole, il papavero e l’acqua.
niente a te mi avvicina.
Tutto da te mi scosta
come dal mezzogiorno.

Tu sei la gioventù frenetica dell’ape,
l’ubriachezza dell’onda,
la forza della spiga.
Eppure, tenebroso,
il mio cuore ti cerca:
amo il tuo corpo gaio,
la tua voce svelta e lieve.

Farfalla bruna, dolce e definitiva,
come il tuo frumento e il sole,
il papavero e l’acqua.


Pablo Neruda

vito

beatrice ha detto...

Vito sei adorabilmente poliglotta