sabato 3 gennaio 2009

run

Sono giorni veloci, con le gambe che fanno male per i chilometri che non smetto di macinare.
Perchè, come sempre, correre mi permette di non avere tempo per pensare.
Pensare alle 11 ore di treno che mi aspettano domani, alle linee di febbre che fingo di non avere, a quello che mi aspetta a Roma, a quello che lascio qui.
E mi chiedo quanto di prezioso ci sia, quanto sia giusto vivere così, quanto sia difficile porsi sempre decine di domande prima di agire.
Perchè io preferisco i rimorsi ai rimpianti. Vivere facendosi male piuttosto che sopravvivere senza dolore.
Domattina metterò i panni in valigia, chiuderò dentro anche i nuovi acquisti e una strana solitudine.
Mi aspettano due mesi al limite del sopportabile, e dovrò affrontarli con grinta per evitare di sentirmi ancora una fallita.

1 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

E' normale porsi le domande prima di agire... E' normale non volere una sorpavvivenza, ma la vita...
Non importa quanto difficile sara'... cio' che conta e' il risultato finale di un'altra tappa...
Sono con te...