domenica 2 novembre 2008

La donnina e la fiera del fumetto.

-Giorno 1-
Sei del mattino di venerdì 31 ottobre, la nostra donnina in gonna a pieghe e viso addormentato si appresta a prendere il treno che la porterà li, proprio li, dove mai avrebbe voluto metter piede.
Il magico mondo fatto di fumetti, fumettari e fumettisti.
Viaggia tranquilla leggendo il quarto manga della sua vita(perchè sta facendo la brava e si è messa a studiare!) e, quando arriva alla stazione di Lucca, sotto l'infausto presagio di un diluvio universale, si accorge di scendere da un treno di orecchie di peluches e si chiede, per la prima volta, cosa diavolo ci fa in quel posto.
Arriva in fiera, complice un ex fidanzato adorabile circondato da altrettanto adorabili amici, uno dei quali semisvenuto su una gelida sedia del piccolo stand legionario, inizia il giro in fiera.
Poi arriva lei, la vede da lontano quella grappettina colorata, e si abbracciano come se non si vedessero da mesi,cosa vera, cercando di non dare troppo nell'occhio, gran bugia.
Inizia il giro, saluta di qui, bacia di li, abbraccia di su, sfotti di giù.
E, dopo una serie di strambe cose, caffè presi con famosi sconosciuti che conosci in un attimo, chiacchere con gente varia con sottofondo di sudore di altrettanto varia umanità arriva la sera, innaffiata da tanto vino, e la notte, durante la quale si condivide un letto con l'ex di cui sopra, per scoprire che proprio non si riesce più a dormire nel lettino.

-giorno2-
Sveglia presto, che ci sono da fare i turni per la pipì, tra uomini che russano ancora e altri che si grattano le palle. La vita di una donna in mezzo a 6 uomini non è proprio semplice. Colazione e si cerca lavoro, tra gente che sbianca appena scopre che studi a Roma, altri che dimostrano una gentilezza tale da far supporre di avere la camicia aperta un bottone di troppo, altri che non ti lasciano un biglietto da visita che terrai e prendono il tuo che è, di certo, finito nel cestino un secondo dopo.
Comunque la nostra eroina, di rossonero vestita, con delle calze da gothic lolita che fanno un po' fiera del fumetto, si aggira confusa tra gli stand ,passa del tempo con qualche amico, incontra gli sposini in tour e un certo numero di persone che sembrano essersi radunate li al solo scopo di turbarle la giornata.
Poi qualcosa scatena l'angelo del karma, o forse la sfiga pura.
E' ora di andare via, un po' in anticipo.
La nostra eroina arriva in una stazione iper affollata e prova a prendere un treno sul quale non riuscirà a salire, nel giro di 15 minuti entrambe le sue deliziose scarpine da Mago di Oz autodistruggono, corre nel bagno della stazione, un bel wc alla turca, per indossare gli stivali. Vi lascio solo immaginare la scena.
Per concludere resta a Lucca, va a cena con tanti amici e diventa per un po' Anna.
E poi dorme per terra, più comoda del giorno prima, a dire il vero, nonostante gli uomini russanti intorno.

Al mattino è tutto pronto per il ritorno a casa, colazione volante e mille ore di treno.

Ci sono tanti ringraziamenti da fare, tanti nuovi amici, qualche lontananza che fa un poco male.
Ah, c'è anche qualche scusa...
Ai lettori che mi hanno fermata per salutarmi chiedo scusa, non sono ancora preparata per questo e l'imbarazzo non mi permette di essere disponibile e gentile come dovrei. Grazie, comunque, siete stati tutti deliziosi.

3 commenti:

Asal ha detto...

stupendo racconto... lo sai che voglio vedere le calzette gotiche.. vero?!

intrigantipassioni ha detto...

Lo vedi? Scrivi come Paloma, anche se hai un'identita' tutta tua e un modo di porre i concetti diverso. Leggerti e' come assaporare un buon bicchiere di vino rosso davanti ad un camino, mentre fuori nevica.

beatrice ha detto...

Asal: avrai foto di della calze da Ghotic lolita.
Magari le posto proprio...

Intrigantipassioni:Ma che cosa meravigliosa hai detto. Oh.