domenica 29 giugno 2008

revisionismo storico


Come si dice revisionismo storico in inglese?
SANTA PAZIENZA,BEA,IMPARA L'INGLESE!!!

Ecco un'altro messaggio che il mondo urla in questi giorni.
I motivi fioccano ed io continuo portarmi dietro questo handicap!
Oggi ho avuto l'appello di storia del Giappone contemporaneo(12 crediti,signore e signori!) e riflettevo sul fatto che il governo giapponese continua,a 70 anni di distanza, a non ammettere le violenze compiute in Cina durante la guerra.

Si può parlare di revisionismo storico anche in amore?

Cosa succede quando passa qualche tempo dalla fine di un rapporto?Quando la pelle smette di bruciare?

Si inizia ad odiare ,spesso,ma questo non fa per me.

Io valuto.
Sentimenti,emozioni,meccanismi,persone.
Rimetto tutto sul piatto della bilancia,poggio come contrappeso la mia vita e vedo quanto realmente quell'amore pesava sulla mia esistenza.
Inizio a pensare ai limiti di quell'amore,alle cose che non erano mai andate bene nonostante si facesse finta di non vederle, ai piccoli disagi tenuti nascosti per far andare avanti un rapporto che sembrava poter funzionare.

Ridimensiono le persone,e tiro le somme.

Sono stata felice?
Si,no,forse,a tratti.
Ho imparato qualcosa?
Si,molto.
Ho dato qualcosa?
Si,spero.
Ho sbagliato qualcosa?
Si,come sempre.
Mi è servito vivere quel rapporto?
Si ,serve ogni volta!

Alla fine,per me, il piatto della bilancia pende sempre dal lato dell'esperienza vissuta.
Ma,guardando tutto da fuori,sorrido.

Insieme al distacco, arriva la guarigione.
Ma l'affetto resta.

Perchè quando doni a qualcuno un monolocale del tuo cuore,quella persona ci vivrà per sempre.
E bisognerà imparare a convivere con l'odore di cucina che si sente da fuori.

L'uomo della tua vita è quello che riesce a trasformare quel monolocale in un loft.Con giardino pensile.

venerdì 27 giugno 2008

red passion


Questa mattina alle 11 ho mangiato una pesca,con la buccia rossa e la polpa dolce.
E sono stata contenta.
Da giorni il mio corpo strilla.
La mia pelle è ipersensibile e reagisce ad ogni stimolo nella maniera peggiore,gli occhi bruciano,la mente è offuscata,la pancia fa le bizze.
Mi sento debole,mi fanno male le mani perchè dormo con i pugni chiusi,maledizione.
Sto dormedo poco e mangiando meno,provo a studiare molto ma in realtà studio pochissimo.
Passo le mie giornate fuori casa in cerca di un volto amico e di aria condizionata.

Provo a tirarmi su in vario modo, ed ho scoperto che l'unico sistema che funziona è una doccia fredda dopo un po' di sano shopping.
Soprattutto quando da dietro la vetrina senti qualcosa che grida:" comprami,cooooomprami!"
Comprate,vi piacciono?

in the sky with diamonds


Ho spento tutto all'1 e 30,ieri.
Stacco la presa del pc,spengo le casse ma non la mente.
L'altra metà del mio letto è occupata da mille cose. Vestiti da stirare,l'asciugamani della doccia appena fatta,il libro che sto leggendo e quello che ho appena finito di leggere.
E' così da quando dormo da sola nel lettone.
Ci tengo sopra della roba perchè,nonostante la qualità del sonno sia notevolmente migliorata stando da sola,ogni volta allungare una gamba e sentire il letto vuoto è un colpo al cuore.
Vorrei poter trovare una motivazione per lasciare il letto a due piazze ad occupare parte della mia stanza,invece di avere una grande camera con un letto singolo.

Ieri sera dalla finestra spalancata si vedeva una sola stella,un diamante nel cielo.
Mi sono chiesta perchè non ci fosse nemmeno un piccolo bagliore a testimoniare che il cielo ne è pieno.
Perchè le altre stelle spariscono,riappaiono,brillano e poi cadono.
Ci sono comete e stelle fisse,ci sono quelle che vedi e quelle che non riesci a vedere ma sai che ci sono.
Ma ieri ,nel cielo, io ero da sola. L'unica stella capace di brillare.
L'unica stella in un cielo blu d'estate.

mercoledì 25 giugno 2008

è memole il nome mio


20 anni fa ho partecipato alle selezioni regionali per lo "zecchino d'oro".
Ero piccola e timida,ma adoravo cantare.
Mi sono esibita intonando la sigla di "memole",ne è venuta fuori una cosa sensazionale,con strofe intere cantate inspirando!
Raccontavo questo alla nuova amica,qualche giorno fa, e lei oggi mi ha regalato una microspillina con la nostra beniamina!
GRAZIE!

Sono giorni pieni.
Passo le mie giornate fuori casa,cerco di fare tutti i pasti in compagnia perchè è l'unico modo per non saltarli a piè pari,provo a studiare ma la mia mente vola.
3 esami di storia del Giappone contemporaneo in un solo giorno non saranno semplici da sostenere ed ancor meno da preparare,ma devo sbrigarmi, la mia vita aspetta soltanto me.

Mi sembra che il mondo mi stia lanciando dei segnali,urla e strepita, mi spinge verso alcuni luoghi che avevo appena iniziato a tenere in considerazione.
Mi turba un po' questa cosa,mi chiedo quanto reale sia e quanto io debba seguire questi segni lanciati dal destino.
Trovo sulla mia strada persone straordinarie,negli ultimi mesi.
Persone che sento saranno in qualche modo accanto a me anche in futuro.

Sono emozionata e terrorizzata.

le parole di oggi sono:
abballinare:arrotolare il materasso per far prendere aria al letto.
abbambinare: spostare un oggetto pesante appoggiandolo alternativamente sugli spigoli.
abbarbaglio: offuscamento della vista.

cosa ho imparato oggi?
nulla,o forse solo che se sto male il caffè mi fa venire l'ansia.

martedì 24 giugno 2008


ok,ho l'ormone impazzito.
La mia pelle desidera altra pelle,nonostante il caldo.

In questi giorni,complici le persone giuste,si è parlato molto di sesso e di feticci.

Riflettevo sul fatto che non ho mai avuto uomini belli.
Nessuno di quelli con cui sono stata era il figo per eccellenza ma ogniuno di loro aveva qualcosa che è diventata per me feticcio.

Uno aveva degli occhi da cucciolo ed una schiena nella quale affondare le unghie.

Uno delle mani grandi ed un sedere da paura.

Un'altro delle spalle perfette,e delle braccia forti coperte da una pelle sottile che permetteva di vedere le vene in trasparenza.

Un altro ancora dei denti splendidi,e delle mani "maschie" e nervose che mi facevano impazzire.
Ricordo ancora il primo bacio con quest'uomo.
Quella bocca perfetta che si avvicinava alla mia,quella mani che tenevano i miei fianchi per avvicinare il mio corpo al suo.
E' bastato questo per liquefarmi completamente.

Ma questo non è un post erotico.
E' un post cazzaro come tutti quelli che scrivo io.
Quindi.

Ecco la classifica dei 5 uomini brutti che mi farei violentemente:

1: Lorenzo Cherubini. Lo sapete.
Lui il suo naso ed i suoi occhi...Ma questo è amore,a dire il vero.

2: Linus. Si proprio lui.Fisico scolpito dallo sport,capelli brizzolati ed un carattere di merda.
Oh, pensieri sconci!

3:Max Gazzè. Lo so,è proprio un mostro. Ma che ci posso fare? Ho il gusto dell'orrido!

4: Pau. Il cantante dei negrita. Pelato e bastardo. Potrei morirne. Unico difetto,che lo fa scendere al quarto posto della mia classifica, le idee politiche.

5:Will Smith. Nero,alto e magro.Tutto ciò che adoro in un uomo.Peccato non sia sufficientemente brutto. Will rasati i capelli e vieni qui!

Io ed il mio ormone impazzito andiamo sotto la doccia!

lunedì 23 giugno 2008

fino a che l'ultima parte di lui non fu uscita dal suo corpo


A volte succede qualcosa di dolce e fatale...

Capita per caso,quando più ne hai bisogno.
Ma tu non lo sai ancora.
Passano i giorni,i messaggi fioccano ed al telefono ci passi le ore.
Tutto sembra ridimensionarsi,ogni dolore è meno intenso quando il telefono trilla.
E' un colpo al cuore,è la cosa che più somiglia all'amore.
E ti si illumina il viso,soprattutto quando è davanti a te,con quel sorriso disarmante.

Poi,una sera,ti regala un fiore.E non sai nemmeno cosa rispondere,perchè sei così sensibile,cazzo,da sapere che aprendo la bocca per parlare si apriranno pure i rubinetti che hai dentro agli occhi.E che ultimamente perdono un po'.

(Venerdì,idraulico.Controllare rubinetto del lavandino del bagno,scarico del wc e condotti lacrimali).

sabato 21 giugno 2008

il ballo degli stupidi

Ero una ballerina,ma non sono mai stata brava nel ballo degli stupidi.
Mi trovo a ballar la quadriglia,ma vorrei che la mia vita fosse un tango.

Ho passato giorni migliori.
La gente sorride alle mie ginocchia,è inspiegabile ma è così.Le guarda,complici i pantaloncini d'ordinanza, e sorride. Ho controllato,scrutato,osservato le mie gambe in cerca di qualcosa di buffo.
Non l'ho trovato. Quindi prendo quei sorrisi come un complimento.
Sul mio viso le lentiggini sono come popcorn. Espoldono senza sosta appena il sole bacia la pelle.
In questi giorni il telefono ha squillato così tanto da non farmi sentir sola nemmeno un attimo,ma credo di dover comprare un auricolare. Vorrei evitare di sottoporre il mio cervello ad ulteriori radiazioni.
Ho letto 3 libri, ho studiato ma non ho visto nemmeno un film.
Devo riprendere le fila della vita delle persone a cui voglio bene,e provvederò a farlo nei prossimi giorni.
Nel mio dialetto la parte che fa male quando si è tristi,ansiosi o tesi si chiama bocca dell'anima.
E non ci sono termini migliori per spiegare perchè certe volte tra il cuore e lo stomaco ci sia tanto dolore.
E' l'anima che fa male.
La prossima sarà una settimana importante ed impegnativa.
Forse molto dura,non sono pronta ad affrontare alcune cose che ho scelto di fare.
Ma ci sono.

giovedì 12 giugno 2008

click

Sveglia prima dell'alba,leggere un libro detestabile.
E poi la pioggia,la gente che si ricorda ancora di te perchè seduta dietro quella scrivania eri capace di regalare a tutti un sorriso.
Ore passate a scrivere cose che non sai, e poi di corsa al tavolino di un bar con una nuova amica.
Un multa,la cassetta della posta piena,9 mail da leggere.
Crollare sfinita sul letto ed esser svegliata,15 minuti dopo, dal telefono che squilla.
Infinite altre ore di veglia ti aspettano,infinite pagine di libri da studiare e da leggere.
Troppe cose da fare,e poco tempo per occuparti di quello che vuoi.
Voglia di fermare questa vita con un click.

martedì 10 giugno 2008

knowledge


Non so cosa mi aspetta nel mio futuro.
Tra sei mesi prenderò una laurea,poi partirò per il Giappone e,se niente mi riporterà in Italia,ci rimarro il più possibile.

E dopo?
Cosa farò al mio ritorno?
Potrei tradurre,far carriera universitaria,far la commessa o la segretaria,potrei aver voglia di scrivere. Potrei far la guida turistica, lavorare in ambasciata,all'istituto di cultura o al museo d'arte orientale.

Mille possibilità e nessuna certezza.

E c'è una cosa alla quale ho pensato ieri notte e tutto oggi.
Io voglio imparare.
Voglio imparare mille cose nuove,mi sento ingnorante adesso.

Ecco un breve elenco di ciò che voglio fare:

1- Voglio comprare un libro di scrittuta creativa,perchè scrivere mi piace ma non sono capace a farlo.

2- Mi piacerebbe imparare a suonare il pianoforte,lo desidero da impazzire. Ed ho le mani giuste per farlo.

3- Voglio vedere tutti i film che vale la pena di vedere(consigli?).

4- Ho in programma di seguire un corso per l'insegnamento della lingua italiana agli stranieri,mi servirà quando sarò in Giappone.

5- Vorrei seguire un corso di cucina.

6- Desidero collezionare tutti i numeri dei Peanuts(ehm non ne ho nemmeno uno).

7- Voglio imparare l'inglese. E voglio farlo per benino.

8- Da oggi imparerò tre parole nuove al giorno.Scorrerò il dizionario on line di De Mauro e memorizzerò le parole che non conosco.

Oggi abbiamo: abalietà,condizione per la quale un essere dipende da un altro essere
abarico,punto in cui la gravità della terra e quella della luna si annullano
abbacone,chi è solito fantasticare

lunedì 9 giugno 2008

together is better




Una bella canzone,che diventa splendida cantata da più elementi.



Stasera vorrei partire e macinare moltissimi chilometri per portare questi pensieri alle persone che li meritano.Alcune tappe al nord,altre al centro,altre al sud.
Perchè le persone che amo sono ovunque ed oggi sembra che abbiano tutte la tristezza nel cuore.

Vorrei essere una puntura che funziona,e che fa sparire i lividi sul corpo e nell'anima.
Vorrei esser la carezza di cui ha bisogno.
Vorrei essere lo sguardo che ti faccia comprendere la persona meravigliosa che sei.
Vorrei esser la voce che ti dirà che il dolore,prima o poi, passa.
Vorrei esser li semplicemente per dirti che non devi soffrire la solitudine.
Vorrei scassinare la cassaforte che protegge il tuo cuore,soltanto per scaldarlo con le mie mani sempre tiepide.

Vorrei amarvi come se fossi li.
Ma il telefono non basta,non basta mai.

Vorrei dividermi in mille dolcissime Beatrice per essere tutto quello di cui avete bisogno adesso.

Vorrei essere spalle,mani,labbra,occhi,pelle e cuore.
Vorrei esserlo per voi.Vorrei esserlo per me.

domenica 8 giugno 2008

les mots sont des armes


"La vita consiste di due elementi contrastanti.Il primo sono le parole che possono cambiare il mondo,l'altro il mondo stesso che non ha niente a che fare con le parole.Per la persona media il corpo viene prima del linguaggio,nel mio caso le parole hanno la precedenza"
Mishima Yukio

Le parole sono importanti,lo dico sempre.
Adoro le parole e chi le sa utilizzare.
Provo un'attrazione incredibile per le persone che giocano con la nostra meravigliosa lingua, adoro ascoltare in silenzio chi riesce a colpire la mia anima con un uso elegante delle parole.

Adoro leggere delle pagine ben scritte ed ultimamente sono estremamente attenta nel cogliere la grazia nell'esporre concetti di qualunque genere.

Per questo in questi giorni ho provato piacere nello studiare una materia che non amo particolarmente.
Ho studiato fonologia da un manuale scritto da Tullio De Mauro, uomo che non ha bisogno di presentazioni.

Domattina ho l'esame,uno di quelli ai quali non tengo particolarmente ma che adesso mi sta facendo paura.
Perchè non ho studiato abbastanza e perchè so che non potrò mimetizzare le mie lacune con un appropriato uso di termini specifici e linguaggio forbito.

Quando mi è capitato di sostenere un esame orale per il quale non ero perfettamente preparata ho sempre usato giocare con le parole.
Ed ha sempre funzionato.
Perchè chiunque è colpito da chi parla bene, chiunque resta ammirato nell'ascoltare un parlato elegante.
Con questo non voglio dire di parlar sempre in maniera ricercata,spesso uso un linguaggio semplice e piuttosto infantile ma so usare le mie armi,quando servono.

Domani questo non succederà,non si può fregare chi della lingua italiana ha fatto la sua ragione di vita.
Ci saremo io,una studentessella fuori corso,e lui , l'uomo che ha scritto il dizionario nel quale cerco ogni giorno termini che non conosco.
Non c'è sfida.

sabato 7 giugno 2008

My name is Miranda Hobbes


Due giorni fa sono andata a vedere Sex& The City.
Io e Giulia(sempre lei,la mia fida compagna di Minchiate) allo spettacolo dell 16,sala semivuota con 4 ragazzine sculettanti ed urlanti e due vecchietti che hanno visto ciò che da tempo immemore non fa più parte della loro vita.

Il film non è male, è divertente(come tutta la serie,che sto metodicamente rivedendo dalla prima puntata) e molto fashion, forse troppo.

Ma non è di questo che voglio parlare.

Nelle ultime settimane di frequentazione intensa con le 4 protagoniste ho capito una cosa.
Io sono Miranda.
Ho sempre amato quel personaggio,ed ora ho capito perchè.

Sono maledettamente testarda,cocciuta,fredda,cinica e critica.
Insomma sono una gran rompipalle.
Quindi se volete sapere con chi avete a che fare analizzate bene il personaggio di quel film.

A questo punto mi chiedo: sarà il caso di accentuare lievemente il rosso dei miei capelli,per renderlo più simile al suo?Mi starebbero bene,mi sa!
(sono proprio una sciocca ragazzina che guarda Sex&The City desiderando un paio di Manolo Blahnik)

Scrivo un promemoria che possa essermi utile per la prossima serata danzante.

1: l'invisibile alla fragola bevuto a stomaco vuoto non è cosa buona è giusta.
2: le scarpe alte 12 cm ti fanno vedere il mondo da un'altra prospettiva e ti danno la sensazione che tutti gli uomini intorno a te siano dei nanetti.
3: Scarpe alte 12 cm e invisibile alla fragola bevuto a stomaco vuoto non sono un'accoppiata vincente.
4: Il capello corto e gli shorts fanno lesbica,ma lo smalto rosso no.

Smetto di scrivere cazzate,ma prima vi dico che ho conosciuto la mia blogger milanese preferita!
Ciao Micolina!

giovedì 5 giugno 2008

L'impero dei sensi


Ho due post nella cartuccera e ,visto che da troppo tempo il Giappone e fuori dal mio blog(e dalla mia vita),questa sera scrivo del film che ho appena finito di vedere.

L'impero dei sensi è un film sul rituale del sesso, la sfrenata passione che diventa morte.
La trama è piuttosto semplice. Lei,Abe Sada, e lui, Kichi san, sono legati da una storia d'amore e sesso che sfocia nella violenza,portando lui alla morte per soffocamento durante un amplesso.
Il film si conclude con la recisione dei genitali di lui.
La storia prende spunto da un fatto realmente accaduto nel 1936 ed è,a dire il vero,lievemente banalotta.

La fotografia è,invece,assolutamente eccezionale.
Le stanze nelle quali si svolge gran parte del film sono decorate con quadri dei maggiori pittori erotici giapponesi,i colori sono sensazionali con una bella predominanza dei rossi tipica dei film giapponesi che non vogliono nascondere la loro"nipponicità"(si pensi a Dools di Takeshi Kitano).

Non lasciarsi lievemente turbare dalle scene di sesso esplicito non sarà facile per tutti, di certo Nagisa Oshima non ci risparmia i particolari.
Ma se si riesce a non guardare soltanto i numerosi amplessi ,questo film, che a suo tempo fece scandalo, risulta duro e poetico.

Ecco fin ora ho fatto la brava.
Adesso vi do i pareri stupidi sul film.

1: il sesso con la vecchietta che stecchisce fa schifo.
2: Lei è strabella,lui meno(come in tutti i film in cui c'è molto sesso,non capisco).
3: Se tutti i nipponici hanno il pisellino che ha il protagonista l'anno prossimo sarò rovinata.
4: Non è un film da vedere se poi dormi da sola.

Buona visione

aulin


Ho bisogno di scrivere,perchè devo far venire fuori le emozioni.E le lacrime oggi non bastano.
Ieri è stata la giornata più difficile della mia vita.
Mai passate 24 ore così di merda.
Ho addirittura pianto al telefono con mia madre,cosa che non succede tanto spesso perchè non amo farla preoccupare a 900 km di distanza,sarebbe un attentato alla sua tranquillità.
Ieri le ho detto tutto di quello che succede nel mio cuore.E di quanto fa male.

Curare il cuore non è semplice come curare un taglio.
Per quello ci vuole un attimo.
Disinfettante,cerotto e,se fa proprio male,una bustina di aulin.

Ma per curare il cuore ci vuole tempo e dedizione e,forse, un po' d'amore.
Le persone,però, non possono essere solo un antidolorifico.Nemmeno quando si offrono di esserlo.

Ed ora vorrei raccontarti cosa è successo ieri,cosa fa tanto male.Perchè tu hai sempre le parole giuste. Perchè,inspiegabilmente,tu hai visto in me cose che io non credevo che ci fossero.

mercoledì 4 giugno 2008

Errata corrige

Quando è successo?
Qualcuno me lo spieghi.
Quando ho abbassato le protezioni?

Ho sempre vissuto la mia vita di testa.Me l'hanno rimproverato tutti.
Negli ultimi mesi ho provato a vivere di pancia.
Ho preso treni,incontrato persone,mentito troppe volte per non sentirmi una merda, inviato foto che regalassero sorrisi.
Ho scritto migliaia di parole e ne ho ascoltate milioni.
Ho cercato di esserci anche quando non mi andava,di rimanere quando me lo si chiedeva.
Chiaramente ho anche cercato di portare avanti la mia vita,devo dire con risultati che lasciano a desiderare.

Impegnata nel fare tutto questo non mi sono accorta di aver mollato le protezioni.
Ed adesso mi trovo in mezzo alla folla nuda,come se mi avessero abbassato le braghe.
Con il sedere di fuori.
E sto li cercando di trovare un modo per tirare su tutto il più velocemente possibile,ma ho le mani ancora impegnate nel tenere le redini della vita.
Che faccio?
Lascio che il sole bruci sulle ferite che ci sono sulla mia pelle?Oppure mi copro subito ma mando a puttane la mia vita?


Errara corrige. Le affermazioni del post del 20 aprile a distanza di così poco tempo non valgono più.
Eppure quando ho scritto quel post mi avevi detto che non saresti stato tu.

martedì 3 giugno 2008

l'alluce P


Era il 2004,preparavo il primo esame di letteratura giapponese moderna e contemporanea.
Titolo del modulo: sessualità e deviazioni nella letteratura giapponese femminile contemporanea.

Tanti romanzi diversi.
Tante seghe,molta droga,un po' di violenza,un certo numero di militari americani di colore piuttosto dotati,una multitudine di parole spese nel racconto di amplessi singoli,multipli,orgiastici.

E poi c'era "l'alluce P."

Potete immaginare a cosa si riferisca la P.

E' stato argomento d'esame.Io ero troppo piccola(nemmeno tanto,e non ero nemmeno troppo inesperta) per non intimidirmi nel raccontare la trama del libro.

Immaginate la scena:

Prof. : Parlami del romanzo di Matsuura Rieko

B: Kazumi,la protagonista, una mattina si sveglia e scopre di avere un pene al posto dell'alluce. Inizialmente lo rifiuta poi,conosciuto Shunji,un pianista non vedente,inizia a scoprire i piaceri che l'alluce-pene può offrirle.

Prof.: Bene,poi cosa accade?

B: Kazumi entra in una compagnia di Freak,tutti con problemi legati alla sessualità,che fanno degli spettacoli erotici.

Prof.: E che tipo di problemi hanno?

B:(ride imbarazzata!diventa paonazza) Allora abbiamo Yohei che spara fuori i bulbi oculari quando ha un orgasmo,Shigeki che ha una malformazione al pene che dona un piacere superiore al normale ed è il compagno di Aiko che ha una reazione cutanea ai liquidi corporei.
Poi c'è Masami che è semplicemente una transessuale, Sachie dotata di vagina dentata,Tamotsu che ha dentro la pancia il fratello gemello dal quale non si è mai separato e del quale viene fuori soltanto il pene ed infine Eiko,compagna di Tamotsu,senza nessuna stranezza.

Prof.: Bene. A quale romanzo occidentale ti fa pensare ?

B: Senza dubbio a "la metamorfosi" di Kafka.

Prof.: Quali differenze trovi tra i due romanzi?

B: Beh di certo la grande differenza è che il protagonista de "la metamorfosi" non si accetta mentre Kazumi riesce ad accettare il suo cambiamento.
Certo immagino che sia più facile accettare di avere un pene al post dell'alluce piuttosto che trasformarsi in uno scarafaggio gigante(cazzo, Beatrice ma che dici??)

Prof.: Ride. Eh si hai ragione.


Ecco questo è stato l'esordio con la professoressa che adesso è la relatrice per la mia tesi.
Che dire...

Ah,se volete leggetelo. E' carino e divertente!

(Ho finito di leggerlo 3 giorni fa,e mi è piaciuto più di prima!)

lunedì 2 giugno 2008

sguardo di ghiaccio

Quando ,un sabato, lo spunto di riflessione è una puntata di Sex&The City, quando segui l'istinto dettato da quella riflessione credendo di star facendo una cazzata e ti accorgi che invece hai fatto la cosa giusta,c'è qualcosa che non va.

Ho fatto una follia,che forse non avrei fatto prima.
Ho mancato di rispetto, per affetto.

Mi sono resa conto di non aver preso un abbaglio,di non essermi incaponita per una cosa che non aveva gran valore.
Ho capito che non mi ero sbagliata,perchè avevo riconosciuto una persona straordinaria con la quale si è capaci di star bene anche nei momenti di massima tensione.


E quando mi sono voltata ed ho visto che lo sguardo non era più di ghiaccio ho preferito andar via.
E quando sulla banchina che avrei abbandonato entro pochissimi minuti ho sentito le parole non dette ho avuto voglia di tornare indietro e dire" guardami,ancora un attimo."

Torno a casa triste per quello che ho perso,ma felice perchè le mie emozioni anche questa volta non mi hanno tradita.


E mi trovo a pensare di poter fare qualunque cosa per cambiare la situazione.
E mi trovo a pensare che non c'è nulla che io possa fare.