giovedì 6 marzo 2008

panta rei


Lo scorso sabato,mentre la mia amata dottoressa mi visitava parlavamo della mia situazione personale di questo periodo.
Lei molto comprensiva e carina come sempre mi ha detto: "Panta rei Beatrice,ha da passà a nuttata".
Si la mia dottoressa è una fantastica donna campana che ha in se una cultura ed un preparazione assolute e la meravigliosa spontaneita partenopea.

Sua anche la frase: "carpe diem,pigliatell".

Riflettevo proprio ieri sera su questo famoso aforisma di Eraclito(si si, proprio su" ha da passà a nuttata") e mi sono resa conto di quanto sia vero.
Di quanto io,che mi sento sempre uguale,sia cambiata in questi anni.

Ad un certo punto della notte,un ricordo.
Quasi sei anni fa,una storia d'amore infantile ma molto vissuta stava giungendo al termine in maniera assolutamente nevrotica.
Strilla,strepiti,botte.
Ed un giorno,al telefono mentre litigavamo tanto,mi sono morsa.
Ho visto il sangue uscire dai solchi lasciati dai miei denti.
Ho visto le gocce rosse scivolare sul mio braccio e macchiare le lenzuola.

Quel giorno mi ha cambiato la vita,perchè in quel momento ho capito cosa NON volevo essere.

Ci sono riuscita,la violenza non fa parte della Beatrice adulta.
Riesco a gestire la mia vita con un sorriso,quasi sempre.
Anche quando nel mio cuore di sorrisi ce ne sono pochi.

Oggi penso di esser contenta di quello che sono.
Penso di dover ringraziare quel fidanzato (e quelli successivi),quel morso e quelle nevrosi.
Perchè io sono il risultato del mio passato.

Come sono nostalgica.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io mi ripeto spesso "PANTA REI", soprattutto in questo periodo e il fatto che tu l'abbia usato in questo commento mi fa sorridere.
Spesso pensavo che il passato fosse una cosa scomoda, da cancellare, perchè ti ricordava sempre che eri qualcosa di diverso e che magari non volevi essere, quindi cercare di cancellarlo il più possibile dalla memoria, secondo me, risultava comodo.
In questi giorni, invece, sto capendo che per comprendere veramente se stessi bisogna pensare un poco al passato e che il presente deriva dal quel passato, bello o brutto che sia. L'importante che non si viva soltanto di ricordi e che si abbia la grinta di andare a vanti e superare i traumi.

Silvia ha detto...

Ciao Beatrice!
Mi ritrovo perfettamente in ciò che dici...L'importante è saper trarre insegnamento dalle esperienze passate, belle o brutte che siano.
Dopo essere stata anni a Napoli le frasi dette dalla tua dottoressa, che sembra essere davvero simpatica, mi suonano molto familiari...Soprattutto mi ricordano la dolce voce della mia cara ed unica amica, anche lei campana.
Sapessi quante volte me le ha ripetute!
Un bacio :D

Alessio Pibe Lini ha detto...

Mi piace dare significato alle storie dell'infanzia.
Puerili finchè si vuole ma possono insegnare tanto se consapevolizzato nel giusto modo!
Condivido!
Buon week end! Olè